Warning: Attempt to read property "post_excerpt" on null in /home/mhd-01/www.salentometropoli.it/htdocs/wp-content/themes/morenews/single.php on line 53
Sulla gestione dei rifiuti il consigliere regionale M5S preannuncia aliquote altissime dell’ecotassa per il prossimo anno e chiede ascolta sulla loro proposta ancora ferma in assise
Manca ancora qualche giorno alla fine del 2016, ma si sa già che anche il nuovo anno si rivelerà pesante per le tasche dei salentini. Non che si attendevano belle notizie in questo senso, ma i buoni propositi del 2017 dovranno fare i conti con una tassazione che per alcuni cittadini resterà poco sostenibile. In particolare, il riferimento è alla temuta ecotassa, mentre l’allarme è stato lanciato dal Movimento 5 Stelle.
Secondo la sezione pugliese del M5S, ben 90 comuni salentini dovranno affrontare un’aliquota 2017 quasi inaccessibile. Questo emergerebbe dall’ultima determina dirigenziale pubblicata sul BURP (Bollettino Ufficiale Regione Puglia) per la validazione delle percentuali di raccolta differenziata dei comuni che determina il tributo speciale per il conferimento in discarica dei rifiuti e la contestuale assegnazione a ciascun comune della Provincia di Lecce dell’aliquota per il 2017.
Il consigliere regionale pentastellato Antonio Trevisi contesta questo provvedimento, considerando l’ecotassa come uno strumento che non solo non premia le politiche dei comuni virtuosi, ma favorisci quelli che lo stesso esponente M5S definisce “furbetti”:
L’ecotassa, che da un lato dovrebbe penalizzare i comportamenti non virtuosi dei comuni, dall’altro non è di fatto assolutamente in grado di gestire gli effetti di politiche virtuose che puntano sulla prevenzione a monte, avvantaggiando di fatto quegli amministratori furbetti che accumulano il differenziato nel solo mese del conteggio. I cittadini dunque dopo essere stati penalizzati con l’ecotassa per gli scarsi risultati raggiunti in termini di percentuale di Raccolta Differenziata, a seguito dell’aggiudicazione di alcuni appalti in ARO, rischiano di trovarsi nella situazione paradossale di fare la raccolta differenziata senza ottenere nessun vantaggio in termine di riduzione dei costi del servizio.
Una situazione che in realtà si è già presentata nel territorio da parecchi anni, con la tassa sui rifiuti costantemente in aumento in alcuni comuni nonostante il raggiungimento di percentuali di raccolta differenziata che hanno evitato proprio l’applicazione della ecotassa.
Il Movimento 5 Stelle fa poi sapere di aver depositato da alcuni mesi la Proposta di Legge regionale “Verso un’economia circolare a rifiuti zero”; ancora ferma in consiglio regionale, il documento presenta una strategia per uscire da questa situazione di crisi e di emergenza nella gestione del ciclo dei rifiuti di cui soffre la Puglia. Una proposta che introduce il concetto di “tariffa premiante”: anziché tassare l’indifferenziato, parte da una tariffa procapite forfettaria alla quale vengono applicati degli sconti in base a due fattori, quali la quantità di raccolta differenziata prodotta e l’attuazione di misure di compostaggio domestico o di prossimità, secondo il concetto “chi meno inquina meno paga”.
Nella proposta, il Movimento 5 Stelle rivolge un’attenzione particolare all’incentivazione della frazione differenziata effettuata dalle famiglie, attraverso una riduzione che può arrivare fino al 58% dell’importo variabile della tariffa delle utenze domestiche in base alla quantità di differenziato conferito, senza incidere sul totale dovuto dai comuni.
Trevisi è convinto della bontà di questa proposta, e sollecita così Emiliano ad inserirla al più presto nelle discussioni del Consiglio regionale:
Il Ddl di Emiliano con l’istituzione dell’Agenzia Regionale resta vuoto e senza nessuna carica innovativa, visto che non è integrato con le misure dell’economia circolare. La soluzione è pronta da mesi, ma ad oggi sui temi ambientali riscontriamo solo un atteggiamento ostruzionistico da parte dell’assessorato all’Ambiente, che anche in sede di bilancio ha visto bocciare tante nostre ottime proposte che erano state condivise prima della loro presentazione con enti di ricerca o con dirigenti del settore. Scelte meramente politiche, che pur di non riconoscere al M5S la paternità di un buon lavoro svolto rischiano di far restare nel pantano la gestione dei rifiuti in Puglia causando ingiustificati aumenti di costo ai danni dei cittadini”.
Articolo pubblicato in origine su TagPress