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Al secondo punto dell’interpellanza si collega strettamente anche l’ultimo, riguardante la convenzione con la cooperativa “Salento A. e Servizi” di Spongano per manutenzione, sfalcio, taglio siepi, disinfestazione e smaltimento. Questa è infatti la ditta incaricata nel caso dei lavori descritti nel secondo punto e della generale manutenzione del verde, e l’opposizione ha preso in considerazione la delibera nella quale si spiega come queste attività siano state previste nel capitolato d’appalto e come l’Ufficio Tecnico possa richiedere la realizzazione di opere non inserite nel capitolato, ma necessarie.
L’opposizione, però, ha fatto sapere al sindaco e alla maggioranza che secondo l’Ufficio Tecnico non esisterebbe nessun capitolato d’appalto in ragion del fatto che non c’è mai stata nessuna gara d’appalto per l’assegnazione del servizio di manutenzione del verde pubblico. L’affidamento di tale servizio sarebbe infatti avvenuto tramite la determinazione n. 163/2016, che prevedeva un importo di 18.617,50 euro per 5 mesi e che tra le numerose attività di cui doveva occuparsi non comparivano i lavori di realizzazione e ripristino dei marciapiedi. Lo stesso dirigente dell’UTC, inoltre, non avrebbe mai autorizzato l’uso del mezzo comunale per lavori non inerenti nel capitolato d’appalto, né firmato un ordine di servizio per consentire alla ditta di effettuare lavori di realizzazione e ripristino del marciapiede. Secondo l’opposizione, quindi, tutti questi lavori non avrebbe potuto essere effettuati.
Le accuse dei tre consiglieri comunali proseguono poi in merito all’utilizzo di alcuni lavoratori per la realizzazione dei marciapiedi, soprattutto nella frazione Vignacastrisi, e che, secondo l’opposizione, pare non avessero alcun legame la “Salento A. e Servizi”, ma sarebbero “stati assunti da un’impresa edile nel periodo in cui alla stessa venivano affidati i lavori di realizzazione dei marciapiedi nella zona PEEP-167“; in merito, inoltre, la minoranza sottolinea come alcuni di questi ultimi interventi non siano stati completati a causa della scarsità dei fondi.
Riguardo la tematica di pulizia e ambiente, infine, i componenti dell’opposizione hanno informato il Consiglio comunale di essersi recati lo scorso 8 luglio, a seguito di una segnalazione, presso la vecchia scuola media di Ortelle, mai terminata né entrata in funzione, oggi adibita a parcheggio per gli autobus della STP. A seguito del sopralluogo, la minoranza ha avrebbe notato la presenza “di una vera e propria discarica di rifiuti speciali e pericolosi“. Tutto questo materiale sarebbe stato poi rimosso da un veicolo della CF Ambiente di Corigliano d’Otranto, ma la minoranza ha posto poi l’accento sui rifiuti posti all’esterno dell’immobile, dati alle fiamme da qualcuno lo scorso ottobre e del quale sono stati informati vicesindaco e vigili urbani.
“Chi ha prodotto tutto ciò? Chi ha trasportato e stoccato rifiuti tanto pericolosi in quei locali? Chi ha dato alle fiamme i rifiuti accantonati all’esterno dell’immobile di proprietà comunale? Chi ha commissionato lo smaltimento degli stessi alla ditta CF Ambiente?“. Questi i dubbi presentati dai componenti dell’opposizione, che hanno poi accusato il sindaco di aver mentito nel consiglio comunale del 29 settembre e di aver scaricato la responsabilità sull’Ufficio Tecnico Comunale.
Questo presunto atteggiamento del primo cittadino, unito alla gravità dei fatti riscontrata dalla minoranza, hanno così portato gli stessi consiglieri ad abbandonare per protesta la sala consiliare, surriscaldando di più il già acceso clima del Consiglio comunale ortellese.
Articolo pubblicato in origine su TagPress