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Elettrificazione dell’intera linea gestita da FSE nel Salento per circa 189 km”. Blasi: “Bene l’intesa, a piccoli passi verso la metropolitana di superficie del Salento, così si danno risposte concrete alle comunità.”
Il trasporto pubblico locale viaggia con decenni di ritardo e tra tante ombre, di tanto in tanto appare uno spiraglio di luce.
Uno di questi è rappresentato dall’accordo siglato tra Regione Puglia e Ferrovie Sud Est (FSE) sull’elettrificazione delle tratte salentine e la realizzazione della metropolitana di superficie, di cui si parla da oltre un decennio.
Si tratta di una svolta, in quanto la società era intenzionata a puntare tutto sul trasporto su gomma, in quanto il trasporto su ferro non è considerato strategico e remunerativo, prevedendo la chiusura di alcune tratte ferroviarie e limitando gli interventi di l’elettrificazione solo nelle aree con maggiore utenza. Una scelta frutto di una logica che degrada il servizio pubblico a semplice mercato, dove tra interesse pubblico e profitto è il secondo a prevalere.
Ma la decisione fu da subito contrastata dalla Regione, che aveva già stanziato 130 milioni con il Patto per la Puglia proprio per la realizzazione di questi investimenti, con l’avvio degli interventi previsti per il 2018.
All’esito di un incontro avvenuto il 5 dicembre scorso con l’Assessore ai Trasporti Antonio Nunziante e l’amministratore delegato di FSE Andrea Mentasti, il Presidente della Regione Michele Emiliano ha affermato con entusiasmo che “Sono stati fissati tempi e modalità per dare attuazione all’intervento di elettrificazione dell’intera linea gestita da Ferrovie del Sud-est nel Salento per circa 189 km”.
Per questo il Governatore ha voluto ringraziare RFI e FSE “per aver compreso quanto l’opera sia strategica e fortemente voluta da tutta la comunità pugliese e salentina in particolare. In tutti i numerosi tavoli di discussione in questi mesi – ha aggiunto – abbiamo difeso l’importanza della potenzialità in grado di migliorare sensibilmente la logistica in un’area a forte vocazione turistica. Grazie anche all’assessore Nunziante e a tutto il dipartimento mobilità per l’enorme lavoro svolto”.
Blasi: “Bene l’accordo, ma servirà un contratto di gestione che permetta efficienza e qualità”
Soddisfazione è stata espressa anche dal Consigliere regionale Sergio Blasi (PD), uno dei “padri” del progetto della metropolitana superficie nel Salento, il quale ha dichiarato:
“Dopo i test per l’alta velocità, la mobilità nel Salento saluta l’inizio di una stagione nuova, che conduce a piccoli ma significativi passi verso la metropolitana di superficie. Il via libera di Fse ai lavori di ammodernamento ed elettrificazione della rete ferroviaria da Martina Franca a Gagliano del Capo, infatti, rende concreta la possibilità di dare vita a un’ infrastruttura ormai imprescindibile tanto per lo sviluppo economico e sociale del territorio quanto per l’innalzamento complessivo della qualità della vita dei suoi abitanti.
Un progetto coltivato per anni, da sempre al palo per mancanza di risorse e per la mala gestio delle Fse, che mi ha visto in prima linea sin dall’inizio e per il quale continuerò a spendermi perché, una volta terminati gli interventi infrastrutturali (entro il 2021), il servizio di metropolitana diventi effettivamente realtà.”
Blasi centra anche il nodo cruciale del trasporto pubblico salentino, che registra una domanda sempre crescente, sia da parte dei residenti che da parte dei turisti.
A tale riguardo aggiunge:
“Servirà un contratto di gestione che permetta efficienza e qualità, in linea con le esigenze di mobilità dei salentini e con quelle, sempre crescenti, dei turisti. Ciò significa treni confortevoli e frequenti in grado di connettere le fitte maglie della provincia salentina per rendere normale ciò che al momento è quasi eroico. Ad esempio, abitare a Tricase e lavorare a Lecce o trascorrere la giornata a Otranto e cenare a Gallipoli, non avendo a disposizione l’automobile o, addirittura, scegliendo di farne a meno. Oltretutto, l’elettrificazione della rete ferroviaria è anche propedeutica alla realizzazione del collegamento su rotaia tra le stazioni di Lecce e Brindisi e l’aeroporto del Salento Papola-Casale.”
Il Consigliere riconosce infine i meriti degli attori e conclude così:
“Va dato atto all’assessore Nunziante, al presidente Emiliano e all’amministratore di Fse Mentasti di aver portato a casa un risultato importante per il Salento e per la Puglia, riuscendo per altro a dare senso compiuto a quel Patto per la Puglia (da cui provengono i 130 milioni che serviranno per i lavori di elettrificazione) che lo stesso Emiliano siglò nel 2016 con l’allora presidente del Consiglio Renzi, durante l’inaugurazione della Fiera del Levante.
Sono queste le misure – normali, appunto, e non speciali – che servono a dare risposte concrete alle comunità e la metropolitana di superficie ne offrirebbe di importanti a un territorio – il Salento – che ha la sacrosanta ambizione di affrontare con maggiori certezze le sfide della contemporaneità.”
Arriva il primo elettrotreno Impuls II
Intanto nel barese, è attivato il nuovo elettrotreni di FSE. Sono gli ETR 322 – Impuls II (modello 36Web), prodotti dall’azienda polacca Newag, con alimentazione 3 kV c.c..
Si tratta di convogli a tre casse, da 330 passeggeri, di cui il primo, al termine delle procedure di collaudo e certificazione, dovrebbe entrare in esercizio nel 2018 sulle tratte baresi.
L’accordo siglato nel 2015 prevede la fornitura di 5 esemplari, ma ci potrebbe essere un ulteriore ordine di altri 6 elettrotreni da mettere in esercizio entro il 2019.
Il Salento dovrà ancora aspettare.
Articolo pubblicato in origine su TagPress