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Potì: “Questa è la festa della democrazia di un popolo che sceglie di dire la sua su TAP e ottiene l’umiliazione di una militarizzazione sproporzionata e ingiustificata. Questa è la vergogna!”. De Carlo:”Ora la ‘battaglia di tutte le battaglie’: il Salento libero da agenti cancerogeni”.
Si è tenuta ieri mattina, come da programma, la manifestazione contro TAP per le strade di Melendugno e sul lungomare di San Foca, in concomitanza con la serrata decisa dai commercianti del paese, appoggiata dai colleghi di Comuni limitrofi, ma anche da associazioni e liberi professionisti.
Per le strade del paese l’atmosfera, prima dell’arrivo del corteo, era surreale. In giro c’erano poche persone, tutte le attività commerciale erano chiuse, e un insolito silenzio per quell’ora del giorno pervadeva il centro cittadino.
Sia al centro che in periferia le strade, le vetrine, le inferriate erano piene di cartelli, volantini e striscioni di opposizione a TAP.
A rompere il silenzio è stato un lungo fiume umano, composto da bambini, ragazzi, adulti, anziani, famiglie, armati di fischietti, palloncini, cartelli, striscioni e megafoni. Anche qualche cagnolino hanno preso parte al corposo corteo. Si parla di circa 1500 – 2000 persone, provenienti non solo da Melendugno.
Le persone più anziane, attraverso i vetri delle porte delle finestre osservavano l’evento, accennavano qualche sorriso e talvolta mandavano un saluto alla folla. In fondo anche questa è una forma di partecipazione.
La manifestazione si è svolta senza alcuna tensione, il clima era festoso, malgrado la drammaticità della questione, mentre da un furgone in movimento, su cui era installata l’amplificazione, Gianluca Maggiore e altri attivisti intervenivano e animavano il corteo.
Come ormai accade in ogni manifestazione No TAP viene sempre ricordata Angelica Greco, nota come “La Peppina”, anima del movimento, drammaticamente scomparsa nella scorsa estate. Forte inoltre è stata la solidarietà e la vicinanza espressa nei confronti dei tre giovani colpiti da foglio di via, i quali non potranno accedere al territorio di Melendugno per i prossimi 3 anni.
I manifestanti si sono fermati a Piazza Indipendenza, dove sono intervenuti i Sindaci di Melendugno, Castrì e Vernole e Alfredo Fasiello, dell’Associazione Terra Mia.