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Contestata a ditte appaltatrici di TAP la violazione della legge sugli orari di lavoro notturni. Ma le ditte continuano a lavorare anche nel cuore della notte.
Nell’ultimo periodo si sono intensificate le polemiche intorno ai lavori notturni eseguiti dalle ditte appaltatrici di TAP. Il piano di gestione traffico, infatti, escluderebbe i lavori e il transito dei mezzi durante le ore notturne, così come la legge regionale n. 3 del 2012, che regola tra le altre cose gli orari di lavoro edile.
Le ditte appaltatrici di TAP l’hanno fatto in più occasioni e questo avrebbe causato dei disagi alla popolazione, a causa dei rumori emessi, udili anche a chilometri di distanza.
Lamentele sono giunte anche da Roca Nuova, frazione di Melendugno situata a circa 5 chilometri di distanza in linea d’aria rispetto al cantiere TAP. In sostanza gli abitanti lamentano attività rumorose anche nel cuore della notte che non permetterebbero loro di dormire bene.
Per questo alcuni cittadini hanno anche presentato degli esposti con documentazione fotografica e audiovisiva allegata.
Lo scorso 27 dicembre alcuni cittadini hanno sorpreso nel cantiere degli operai in attività dopo le ore 21 e hanno avvisato la Polizia locale di Melendugno che, intervenuta sul posto, ha dovuto attendere circa 50 minuti prima che il personale all’interno del cantiere, scortato dalle forze dell’ordine, decidesse di consentire l’accesso.
L’aver fatto attendere un corpo di polizia nell’esercizio del suo dovere, per quasi un’ora, ha scatenato nei confronti di TAP un’ondata polemiche e l’indignazione generale di cittadini e amministratori locali.
All’esito di quei controlli, e di quelli precedentemente effettuati in occasione del sopralluogo del 30 novembre, la Polizia locale ha notificato diversi verbali nei confronti delle ditte appaltatrici di TAP che lavoravano al cantiere, applicando sanzioni che vanno da 260 a 1100 euro, per attività di cantiere edile con lavori rumorosi fuori dagli orari stabiliti dalla normativa.
In particolare è stata contestata la violazione della legge regionale n. 3 del 2012, la quale prevede che le attività edili si svolgano in due fasce orarie diurne: dalle ore 7 alle ore 12, dalle ore 15 alle ore 19,
Nonostante ciò, TAP continua imperterrita a lavorare anche nel cuore della notte. In particolare, nella notte dell’Epifania (tra venerdì e sabato), è stata documentata con una diretta facebook attività rumorosa presso il cantiere intorno alle ore 3,45.
TAP: “Tutto in regola”
TAP sostiene di essere in regola e che, in base all’autorizzazione unica rilasciata dal MISE a maggio 2015, può lavorare 24 ore su 24. Inoltre, le ditte, nello scorso agosto, avevano chiesto al Comune una deroga , per poter lavorare “fuori orario”, ma avevano ottenuto un diniego.
La società aveva anche proposto un ricorso al TAR Lazio, il quale ha ritenuto illegittimo il provvedimento di diniego del Comune, in quanto carente di motivazione.
A seguito della decisione, il Sindaco Marco Potì aveva quindi annunciato che avrebbe continuato a negare la deroga fornendo una motivazione adeguata.
Ma se – come afferma TAP – i lavori possono svolgersi anche di notte grazie all’autorizzazione unica, non si comprenderebbe la necessità di chiedere una deroga al Comune e perfino di proporre un ricorso al TAR contro la mancata concessione di questa deroga.
Se si dispone già di un’autorizzazione non dovrebbe essere necessaria una deroga.
In tutto ciò c’è chi osserva come quei cittadini che a luglio hanno bloccato il transito dei mezzi di TAP in orari notturni abbiano subito delle pesantissime sanzioni, pari ad un minimo di 2.582,28 fino ad un massimo di 10.329,14 euro, forse decisamente sproporzionate per quello che per un comportamento che può essere qualificato come “diritto di resistenza”.
E se l’attività notturna di TAP dovesse essere giudicata illegittima (ormai è una questione su cui decideranno i giudici), ci troveremmo di fronte al paradosso secondo il quale dei cittadini che hanno cercato di impedire il compimento di un’attività illecita siano stati sanzionati per un importo dieci volte superiore rispetto alle ditte di TAP.
Articolo pubblicato in origine su TagPress