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Torna alla mente il disastro ferroviario accaduto in Puglia e i problemi di sicurezza nella regione. Quanto è prioritaria la sicurezza ferroviaria?
E’ successo vicino a Milano questa mattina, poco prima delle ore 7. Un treno della società di trasporti regionali Trenord, con circa 350 pendolari a bordo, soprattutto lavoratori e studenti, partito da Cremona e diretto a Milano Porta Garibaldi, è deragliato all’altezza di Seggiano di Pioltello, vicino a Segrate.
Il bilancio è pesantissimo e purtroppo è ancora provvisorio. Tre donne rispettivamente di 39, 51 e 61 anni, sono morte nell’impatto, mentre i feriti al momento accertati sarebbero 46, di cui 5 in gravissime condizioni, trasportati in ospedale in codice rosso (uno sarebbe stato dichiarato fuori pericolo nelle ultime ore).
Sul posto sono sopraggiunti numerose squadre di soccorso, tra Vigili del Fuoco, carabinieri, Polizia locale, personale sanitario, ai quali è toccato un compito non certo facile.
Hanno dovuto lavorare duramente per diverse ore. Molte persone sono state estratte dalle lamiere, prima di poter ricevere le prime cure.
Il treno, composto da 6 vagoni, viaggiava a circa 100 km/h al momento dell’impatto, ed ha continuato la sua corsa fuori binari per quasi 2 chilometri e mezzo, fino a colpire un palo.
Ipotesi cedimento strutturale
Le cause dell’incidente non sono ancora chiare, anche si parla di cedimento strutturale di circa 20 centimetri di parte della rotaia, circostanza confermata da RFI (Reti Ferroviarie Italiane), società di Ferrovie dello Stato responsabile della manutenzione e della gestione delle reti ferroviarie di competenza statale. Ma va accertato se quel cedimento sia stato causa o effetto del disastro.
La Procura di Milano ha aperto un fascicolo contro ignoti per disastro ferroviario colposo e ha già disposto le prime verifiche ed il sequestro della scatola nera.
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Trenord parla di “Inconveniente tecnico” e infuriano le polemiche
Circolazione interrotta tra Treviglio e Milano a causa di un inconveniente tecnico ad un treno. Per ulteriori info: https://t.co/gaNZX7deBe
— TRENORD_treVA (@TRENORD_treVA) 25 gennaio 2018
Ha suscitato indignazione e polemiche il tweet di di Trenord, con cui ha annunciato “Circolazione interrotta tra Treviglio e Milano a causa di un inconveniente tecnico ad un treno”, un inconveniente che è costato fino ad ora già 3 morti e decine di feriti.
Su Twitter e sugli altri social, la società è stata bersaglio di severe critiche da parte di utenti, cittadini comuni, associazioni, scrittori, ecc….
Molti hanno anche colto l’occasione di rimproverare a Trenord disservizi e cattive condizioni di viaggio a cui sarebbero quotidianamente costretti i pendolari. C’è chi pubblica foto del sovraffollamento durante durante gli orari di punta a bordo di questi treni.
La tragedia di Corato e la questione sicurezza in Puglia
Questo episodio non può che far venire alla mente la tragedia di Corato, in cui nell’estate del 2016 persero la vita 23 persone persero la vita a causa di una gravissima falla nei sistemi di sicurezza che portò due treni della Ferrotramviaria SPA si scontrarono frontalmente viaggiando su un unico binario.
Un incidente simile si ripeté quasi un anno dopo all’altezza di Galugnano (San Donato di Lecce), sulla Lecce – Gagliano, quando due treni di Ferrovie Sud Est impattarono frontale, ma per fortuna non si ebbero vittime. Un nuovo incidente frontale si stava per ripetere 3 mesi dopo, sulla tratta FSE Lecce – Martina Franca.
Se per l’incidente di oggi dovesse venire confermata l’ipotesi del cedimento strutturale, è lecito chiedersi quale sia lo stato di salute e di manutenzione delle ferrovie, non solo quelli del povero e dimenticato sud, ma anche quelle del ricco nord.
Ricordiamo che il 29 giugno del 2009, a causa di un cedimento strutturale morirono più di 30 persone a Viareggio, la maggior parte delle quali non erano sul treno, ma nel proprio appartamento.
Mentre i progetti dell’alta velocità divorano risorse pubbliche e sono considerate opere di interesse strategico-nazionale, tanto da giustificare dei provvedimenti speciali di ordine pubblico, c’è la quotidianità di lavoratori, turisti, famiglie, fatta di disservizi, disagi e di incognite sulla sicurezza.
Treno deragliato: Stefàno, “Elevare standard di sicurezza su tutte le linee”
Dal mondo politico sono arrivate diverse dichiarazioni, di cui alcune molto criticate e definite “sciacallaggio politico”. Il Senatore otrantino Dario Stefàno ha dichiarato in una nota:
“Ogni giorno sui treni si muovono migliaia di persone per raggiungere il proprio posto di lavoro o di studio. Non possiamo più permettere che accadano questi episodi. Occorre elevare gli standard di sicurezza su tutte le linee ferroviarie del Paese, anche su quelle minori e periferiche ma comunque frequentate da migliaia di pendolari quotidianamente”.
“L’incidente di Pioltello – continua Stefàno – ci riporta con la mente a quel tragico episodio di due estati fa in Puglia e ripropone, impellentemente, il tema delle infrastrutture e della sicurezza ferroviaria nel nostro Paese. E’ vero, da una parte ci sono l’innovazione, il progresso con l’esigenza di dotare di linee ad alta velocità la rete ferroviaria nazionale, dall’altra però c’è la necessità, non più rinviabile, di mettere in sicurezza tutte le linee, comprese quelle locali dove spesso le gestioni sono disordinate e i controlli minori”.
“Sento di esprimere la mia solidarietà alle famiglie delle vittime e voglio ringraziare gli operatori dei soccorsi. Spiace – conclude Stefàno – assistere all’ennesima strumentalizzazione di Salvini che non perde occasione per regalarci picchi altissimi di cinismo nei momenti in cui forse sarebbe più opportuno e rispettoso restare in silenzio”.
E’ decisamente pesante, invece, l’accusa lanciata su Twitter da WikiMafia, organizzazione che si definisce “Libera Enciclopedia sulle Mafie”. E’ ancora presto per emanare sentenze. Per capire cosa è accaduto occorre aspettare le indagini della magistratura, ma incidenti come questo non devono accadere.
Vicinanza a famiglie vittime del disastro ferroviario #Trenord. Purtroppo #Pioltello era già famosa, benché non al grande pubblico, per avere una delle Locali di ‘#ndrangheta più attive della #Lombardia. Parliamo anche di questo. #25gennaio https://t.co/yvoKTfjH0f pic.twitter.com/9B7EMiKF9I
— WikiMafia (@WikiMafia) 25 gennaio 2018
Articolo pubblicato in origine su TagPress