Warning: Attempt to read property "post_excerpt" on null in /home/mhd-01/www.salentometropoli.it/htdocs/wp-content/themes/morenews/single.php on line 53
Disordini nell’area di cantiere giovedì 25 gennaio
La Questura ha riferito di disordini che sarebbero avvenuti nell’area di cantiere TAP, giovedì pomeriggio, con alcuni attivisti che avrebbero lanciato delle pietre verso l’interno del cantiere.
A seguito della decisione di sospendere i lavori, decine di contestatori avrebbero tentato di bloccare il passaggio dei mezzi di TAP, provocando l’intervento delle forze dell’ordine con delle cariche. Nella concitazione tre poliziotti hanno riportato leggere ferite.
Dai referti medici, rilasciati dall’unità di Pronto Soccorso dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce, risultano lesioni da morso alla mano per due agenti, uno dei quali avrebbe anche subito contusioni al ginocchio destro, con prognosi rispettivamente di 3 e 5 giorni.
Il terzo agente, invece, è stato dimesso con prognosi di 5 giorni per traumi ad anca e coscia.
TAP ha espresso “la sua più sentita solidarietà ai tre agenti di polizia feriti ieri mentre erano impegnati a tutelare l’incolumità dei lavoratori e del cantiere dove è in corso la realizzazione del pozzo di spinta per la costruzione del microtunnel.”
E non ha perso occasione di distinguere tra una minoranza cattiva che non vuole il gasdotto e una maggioranza buona aperta al dialogo con TAP:
“L’episodio di ieri è l’ultimo di una serie di aggressioni e tentativi di bloccare i lavori e intimidire le maestranze che poco ha a che fare con il dissenso democratico che TAP ha sempre rispettato: quotidiani lanci di grosse pietre, ripetuti tentativi di sfondamento dei cancelli, minacce ai lavoratori danno il quadro dell’attivismo di una minoranza violenta evidentemente distante dalle pacifiche manifestazioni di parte della popolazione locale con la quale TAP non cesserà mai di cercare e ove possibile favorire il dialogo su tutti i temi che le stanno a cuore, convinti che la verità possa dare le giuste risposte e rasserenare i cittadini.”
Articolo pubblicato in origine su TagPress
Dovreste essere contenti che le misure vengano ripetute dopo più di un anno. La misura della resistività del suolo è un ottimo indice di corrosività dello stesso, si sfruttano questo ed altri indici (che figuriamoci se vi interessano…..) per poi proteggere dalla corrosione tutto ciò che viene interrato. Articolo tremendamente di parte e non oggettivo.
-“E allora perché non erano in tenuta di lavoro e sono scappati a gambe levate?”
Certo, questo è un aspetto da chiarire!
-(da dicembre a gennaio…)
Certo, non cambia nulla, ma rifare delle misure non è un reato. Magari quando hanno fatto le prime misure la sabbia era piuttosto secca e questa volta era umida anche per via della pioggia (probabile) che scioglie i sali presenti modificandone la conducibilità
-e non invece a capire cosa c’è nel sottosuolo, visto che sotto è tutta sabbia e calcare e forse ci sono cavità carsiche?
In tutto il salento,ovunque, sono presenti fenomeni carsici. Quando si scava un pozzo per il prelievo di acqua dalla falda profonda capita molto spesso di incontrare cavità di diversi metri di altezza, ma non credo che nessuno abbia fatto mai delle opposizioni al loro scavo.