Serena Fiorentino, conosciuta anche come la “mamma NO TAP”, il 6 marzo riceverà il Premio Donne Pace Ambiente “Wangari Maathai”, grazie anche al suo libro illustrato “Tanto non la fanno” pensato per spiegare TAP ai bambini.
Si è distinta per il suo attivismo efficace, originale e non violento. Sempre presente al presidio di San Basilio, a San Foca (Melendugno), che sorge a pochi metri dal cantiere TAP, e alle varie iniziative contro il gasdotto, Serena Fiorentino ha ora ottenuto un riconoscimento a livello nazionale.
La “mamma No TAP”, infatti, sarà insignita del Premio Donne Pace Ambiente “Wangari Maathai”, ormai giunto alla sua settima edizione. Questa iniziativa, istituita nel 2012, si propone di premiare ogni anno, in prossimità della ricorrenza dell’8 marzo (Festa della donna), quattro attiviste in ragione del loro impegno in prima linea per la difesa del territorio e del diritto alla salute e in rappresentanza di lotte popolari contro fattori di rischio ambientali e sanitari.
E’ dedicato alla memoria di Wangari Muta Maathai, ambientalista, attivista politica e biologa keniota, scomparsa nel 2011, che nel 2004 è stata vincitrice del Premio Nobel per la pace, in virtù “del suo contributo alle cause dello sviluppo sostenibile, della democrazia e della pace”.
L’iniziativa, finalizzata all’assegnazione del Premio Donne Pace Ambiente “Wangari Maathai”, è promossa dall’Associazione A Sud, in collaborazione con la Casa Internazionale delle Donne di Roma, ed è patrocinata dalla Camera dei Deputati.
Serena Fiorentino è stata anche autrice del graphic novel per bambini dal titolo “Tanto non la fanno – racconti No TAP”, pensato per spiegare ai bambini cos’è TAP e cosa sta succedendo a San Foca, ma che contribuisce ad offrire anche agli adulti un’interessante punto di osservazione. Il ricavato della vendita è devoluto a favore delle iniziative del Movimento No TAP .
La mamma No TAP riceverà il riconoscimento formale martedì 6 marzo, in occasione della quale verrà anche consegnato un Premio Speciale alla Casa Internazionale delle Donne di Roma, la cui sede è a rischio sfratto da parte del Comune.