Torna in auge la bufala WhatsApp sul nuovo codice della strada, sui rilevatori tutor in tangenziale e sull’uso del cellulare alla guida. La “comunicazione di servizio” è priva di fonti, generica e contiene numerose imprecisioni e affermazioni infondate.
A volte ritornano, anche le fake-news, ed è il caso della bufala WhatsApp sul nuovo codice della strada, riguardante l’arrivo di “rilevatori tutor” e controlli in “tangenziale”, riguardanti velocità, uso improprio del cellulare o altri dispositivi alla guida, uso della corsia d’emergenza.
Da qualche giorno questa “notizia” ha ripreso a girare sulla più diffusa App di messaggistica. Il messaggio viene inoltrato “a manetta”, senza che gli utenti si chiedano se sia vera e come mai questa informazione non venga diffusa attraversi i canali ufficiali (Polizia, carabinieri, Guardia di Finanza) e da tv e altri organi di stampa.
Anche la grammatica e la sintassi del messaggio WhatsApp dovrebbero mettere in guardia e giudicare come inattendibile l’informazione.
Bufala WhatsApp nuovo codice della strada: la fake-news che esce dal letargo in primavera
Il messaggio inizia così:
“Comunicazione di servizio:
Nel mese di Maggio verranno attivati in modo sporadico i “rilevatori tutor” in tangenziale in entrambe le direzioni. funzionano in due modi, o come tutor o come e veri propri velox istantanei.
per poi entrare in modo definitivo dal mese di Luglio.”
Sorvoliamo sulla forma e passiamo al contenuto. Si legge che i nuovi “rilevatori tutor” verranno attivati in modo “sporadico” a maggio, senza che venga specificato l’anno. Magari questo messaggio continuerà a girare per anni e all’arrivo di ogni primavera la diffusione tornerà di nuovo ad essere virale. Ed infatti questa bufala gira già dallo scorso anno, ma con l’arrivo di marzo è uscita dal letargo tornando a viaggiare attraverso WhatsApp.
Questi fantomatici tutor entrerebbero in funzione “in modo definitivo” a luglio (di che anno?) e funzioneranno su entrambi i lati della tangenziale, come se nel nostro Paese ce ne fosse solo una. In Italia le tangenziali sono centinaia; le più importanti, quelle autostradali, sono ben 12.
Bufala WhatsApp nuovo codice della strada: i rilevatori tutor che fotografano chi impegna la corsia d’emergenza
Il messaggio prosegue poi con un avvertimento:
chi passerà nella corsia d’emergenza, verrà comunque fotografato.
Facciamo attenzione.
Ricordiamo che la corsia d’emergenza, prevista su superstrade e autostrade, secondo l’articolo 3 del codice della strada, è “destinata alle soste di emergenza, al transito dei veicoli di soccorso ed, eccezionalmente, al movimento dei pedoni, nei casi in cui sia ammessa la circolazione degli stessi”. Le sanzioni per i singoli comportamenti illeciti sono descritti negli articoli 175 e 176.
Dunque le corsie d’emergenza possano essere utilizzate, ma solo in determinati casi e nei limiti previsti dal codice. Per scoraggiare i furbi è stato introdotto il sistema MINOSSE (“Monitoraggio Infrazioni Osservazione Sorpasso Sagoma Emergenza”), che controlla la circolazione sulle corsie preferenziali, i sorpassi (su quei tratti di strada in cui è vietato) e la velocità. Ma questo sistema è operativo già da 10 anni.
Bufala WhatsApp nuovo codice della strada: sanzioni per l’uso del cellulare alla guida
A partire da Martedì prossimo entrerà in vigore il nuovo codice della strada. Oggi è stato approvato l’articolo più pesante, ed è giusto così:
chiunque verrà sorpreso alla guida del veicolo, anche se è fermo 🚦 ai semafori o agli stop, con il cellulare 📲 o altri apparecchila sanzione è la seguente: ritiro immmediato della patente e una multa da 180 €uro fino a 680 €uro.*Quindi stiamo tutti molto attenti, organizziamoci con i viva voce e *se indossiamo gli auricolari ricordiamoci che un orecchio deve restare libero
Il fatto di avere il telefono in mano e parlare attraverso il vivavoce dello stesso, comporta ugualmente la sanzione. A cui andra’ aggiunta la sanzione guida con una mano da €161 e 5 punti in meno..
Fai girare a manetta!
Nel messaggio è scritto che martedì entrerà il nuovo codice della strada. Martedì quando? “Oggi è stato approvato…”. Oggi? Ogni giorno può essere oggi, se non è specificata una data precisa.
Vediamo, piuttosto, cosa dice la normativa, se e quando entrerà in vigore il nuovo codice della strada.
La più recente ed importante modifica del codice della strada, che ha riguardato anche l’uso dello smartphone in auto, sono entrate in vigore nel 2017, mentre per il 2018 sono intervenute delle modifiche riguardanti notifica multe a mezzo PEC, alcol-test, contestazione immediata multa per eccesso di velocità, classi di merito assicurative.
L’articolo 173 del codice stabilisce che “è consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie (che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani)”.
Per quanto riguarda le sanzioni, il codice prevede, in caso di uso improprio dello smartphone o di altro dispositivo, una “sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 161 a euro 647“, oltre alla sanzione accessoria della “sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio. Inoltre viene applicata la decurtazione di 5 punti dalla patente di guida.
Quindi non c’è nessun ritiro immediato della patente, ma una sospensione in caso di comportamento recidivo entro i 2 anni. Almeno per il momento sono queste le sanzioni.
Bufala WhatsApp nuovo codice della strada: un minimo di verità c’è
E’ comunque vero che se si è fermi al semaforo non è possibile usare il cellulare (se non con l’uso dell’auricolare e senza usare le mani), perché anche l’attesa ad un semaforo o ad un incrocio rientra nella definizione di “marcia” contenuta nell’articolo 173.
E di certo non ne è ammesso l’utilizzo durante una sosta o una fermata non consentite. Per usare il cellulare in sicurezza e senza commettere infrazioni, occorre sostare laddove è consentito.
Detto questo, essere prudenti, diligenti e rispettosi del codice della strada è un dovere, ma spacciare bufale e facendole girare passivamente, senza nemmeno essersi chiesto se siano vere, non è certo il modo migliore per sensibilizzare sul tema della sicurezza stradale.