Firmato da 12 Sindaci dell’area urbana di Lecce protocollo d’intesa per la mobilità trasporto sub-urbano su gomma. Ora la palla passa alla Provincia. Salvemini: “Trasporto pubblico dev’essere garanzia per gli spostamenti giornalieri legati alla fruizione di sevizi come l’ospedale o le scuole, o al raggiungimento delle aree del centro.”
Ieri, 13 aprile, è stato firmato a Lecce il protocollo d’intesa “Per una comune strategia per la mobilità urbana sostenibile dell’area urbana estesa della città di Lecce e per l’istituzione del servizio di trasporto sub-urbano”.
Si tratta di un piccolo passo verso il riconoscimento della necessità di avere un servizio di trasporto pubblico locale efficace ed efficiente, pensato non solo per i turisti, ma soprattutto per i cittadini, per le loro esigenze quotidiane, inclusivo, che faccia uscire dall’isolamento le località e i quartieri fino ad ora relegati ai margini.
Almeno questo sono le intenzioni affermate sulla carta dai 12 Comuni firmatari, di cui è capofila Lecce e che coinvolge il territorio dell’area urbana del capoluogo salentino. Gli altri Comuni sono Cavallino, Lizzanello, San Cesario, Lequile, San Pietro in Lama, Monteroni, Arnesano, Novoli, Surbo, Trepuzzi e Vernole.
Un primo incontro tra i primi cittadini di quest’area era già avvenuto il 20 novembre 2017, mentre la firma è finalmente giunta nella giornata di ieri, in occasione della quale è stata convocata una conferenza stampa.
Cosa viene deciso con questo protocollo d’intesa?
Innanzitutto I Comuni firmatari riconoscono l’esistenza dell’area urbana di Lecce e ne chiedono il riconoscimento nel Piano di Bacino della Provincia di Lecce in corso di redazione.
L’attuazione del piano richiede, infatti, la partecipazione della Provincia, che dovrà provvedere all’organizzazione e l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale nell’Ambito Territoriale Ottimale nel quale sono inseriti i comuni firmatari.
Successivamente la Provincia dovrà presentare alla Regione Puglia il Piano di Bacino sulla base del quale saranno determinati e finanziati i cosiddetti servizi minimi, che comprendono i chilometri di percorrenza degli autobus urbani necessari ad assicurare gli obiettivi di efficienza e di efficacia del trasporto pubblico locale.
L’obiettivo messo nero su bianco è quello di istituire un “servizio di trasporto pubblico di carattere sub-urbano, che colleghi i principali insediamenti residenziali e di servizio presenti nei Comuni della corona urbana della città di Lecce con il centro città e i suoi nodi di mobilità urbana, con frequenze, orari e condizioni di esercizio omologhi a quelli del Trasporto pubblico locale urbano e con una stretta integrazione a questo per quanto attiene percorsi, livelli di servizio, di accessibilità, informazione e comfort”.
Dunque, il modello di riferimento è quello del trasporto urbano già esistente nella città Lecce, con un’implementazione dei collegamenti verso i Comuni della “corona” intorno al capoluogo.
Il Sindaco di Lecce Carlo Salvemini ha dichiarato introducendo il protocollo:
“I flussi di auto in entrata e in uscita da Lecce sono intensi, a testimonianza del fatto che i servizi che sono localizzati in città servono quotidianamente una popolazione che va ben oltre i confini amministrativi del Comune. Oggi l’assenza di un servizio di trasporto pubblico urbano che copra quest’area estesa, che conta 250mila abitanti, fa si che si consideri l’auto privata come l’unico mezzo di trasporto per raggiungere Lecce.
Ciò provoca non pochi problemi di inquinamento ambientale, acustico, di traffico e disagi. Un esempio è quello del presidio ospedaliero Vito Fazzi, spesso drammaticamente intasato sia per la carenza di parcheggi sia per il fatto che all’ospedale ci si reca da fuori Lecce solo con l’auto privata, una carenza inimmaginabile in qualunque città che si proietti in una dimensione di modernità.
Il servizio di trasporto pubblico dev’essere invece garanzia per gli spostamenti giornalieri legati alla fruizione di sevizi come l’ospedale o le scuole, o al raggiungimento delle aree del centro.
I sindaci che oggi hanno firmato il protocollo rappresentano la consapevolezza che senza un innalzamento della qualità del trasporto pubblico la qualità della vita delle comunità non può migliorare. Oggi firmiamo il protocollo e poi ci mettiamo in attesa dei tempi della Provincia per quanto riguarda la redazione del Piano di Bacino dei trasporti e la convocazione della prossima conferenza dei servizi, che dovrebbe essere fissata a breve. Siamo alla vigilia di un passaggio molto importante.
Noi ci stiamo impegnando come amministrazioni anche di fronti politici diversi perché quando si tratta di organizzare un servizio pubblico e di metterlo a servizio della cittadinanza non ci sono colori”.
E’ ancora poco, se si considera che quasi il 90% dei Comuni della provincia di Lecce è sprovvisto di un sistema di trasporto urbano e interurbano, ma rappresenta comunque un passo importante nel riconoscere le esigenze alla base del servizio, che almeno per una volta non sono legate ad esigenze turistiche di tipo stagionale.
Questa firma segue di pochi giorni il varo del progetto Parchi in tour, che coniuga mobilità sostenibile e turismo, che prevede l’uso di autobus a basso impatto ambientale per visitare i parchi naturali del Salento.