Cittadini sollevano il problema: “Chi è senz’auto rimane a casa nel giorno della Liberazione. Le Amministrazioni dimenticano il diritto alla mobilità”. Questo diritto alla mobilità, riconosciuto sulla Carta costituzionale, è spesso ignorato dalle istituzioni.
Ieri si è celebrata la Festa della Liberazione dal Nazi-fascismo, per commemorare un evento che gettò una delle premesse per l’affermazione della prima Costituzione democratica in Italia, nella quale sono riconosciuti i diritti fondamentali dei cittadini (sia come individui che come organizzazioni sociali) e sono sanciti degli impegni a carico delle istituzioni.
Tra questi c’è il diritto alla mobilità, un diritto universale collettivo in base al quale le istituzioni hanno il dovere di garantire le condizioni affinché ogni cittadino possa spostarsi in tutto il territorio nazionale senza bisogno di avere un proprio mezzo.
Questo diritto, a distanza di 70 anni dall’entrata in vigore della Costituzione, viene negato in buona parte del territorio italiano, soprattutto nelle regioni del sud. Il Salento è uno dei territori maggiormente penalizzati da questo punto di vista.
La Festa della Liberazione, ieri, era solo per gli automuniti. Coloro che erano privi di un mezzo o di un passaggio sono rimasti esclusi dalla possibilità di partecipare ad uno dei tanti eventi commemorativi organizzati sul territorio in nome del trionfo della democrazia e dei diritti. Niente di nuovo per un territorio privo di un sistema capillare di trasporti pubblici, nel quale durante i giorni festivi i treni non ci sono.
Il Comitato Trasporti Salento ha raccolto delle lamentele che chiamavano in causa anche le Amministrazioni locali, ritenute responsabili di non essersi preoccupate di disporre un servizio speciale, soprattutto verso i centri più importanti.
Tra queste rendiamo pubblica una denuncia contro le istituzioni pervenuta ieri:
‘Oggi è un giorno festivo anche per le FSE (Ferrovie Sud Est, ndr). Questa è la cosa più vergognosa oggi! I “senza auto” se ne stanno a casa: una grave assenza e colpa per aver dimenticato l’importanza del diritto alla mobilita.’
Una cittadina nel pomeriggio del 24 aprile, sulla pagina facebook del Sindaco di Otranto Pierpaolo Cariddi, ha chiesto pubblicamente:
Si può arrivare in treno a Otranto il 25 aprile? Quali sono i mezzi pubblici disponibili per raggiungere Otranto durante i giorni festivi o la domenica!?
Il Comitato Trasporti Salento vuole farsi portavoce di queste istanze e chiede agli interlocutori istituzionali un incontro per esporre delle problematiche che il pendolare, turista o residente, deve affrontare nel Salento per potersi muovere nel territorio e sollecitare delle risposte concrete e immediate.
In qualità di portavoce del Comitato Trasporti Salento, il sottoscritto ha invitato il Sindaco Cariddi ad un incontro pubblico per affrontare questo problema rappresentato dalla gravissima carenza di trasporti pubblici nel Salento, che ovviamente non riguarda solo Otranto, ricordando che molti cittadini ieri sono rimasti a casa, semplicemente perché il trasporto pubblico, nei giorni festivi, non c’è.
La Liberazione, l’affermazione della democrazia, non rappresentano un punto d’arrivo e, proprio come le relazioni personali, non vanno date per scontate, ma va difesa e coltivata giorno per giorno. Proprio all’indomani del 73mo anniversario di questo evento vogliamo sottolineare che bisogna lottare anche per i diritti riconosciuti sulla carta, come il diritto alla mobilità, ma spesso disattesi da chi ha il compito di attuarli in concreto.