Cosa prevede il Decreto Martina?
Questo decreto stabilisce disposizioni “Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di Xylella fastidiosa nel territorio della Repubblica Italiana”.
Alcune di queste misure sono in sostanza delle conferme (come l’obbligo abbattimento delle piante ospiti nel raggio di 100 metri dalla piante infetta nella zona indenne e nella zona cuscinetto), precisazioni e ridefinizioni. La novità è rappresentata proprio dall’imposizione di misure già contenute come “consigliate” nel contestatissimo Piano Silletti del 2015, rappresentate dall’uso in più periodi di diversi insetticidi.
Il decreto ha imposto per il periodo compreso tra marzo e aprile di effettuare: lavorazioni superficiali del terreno, trinciatura delle erbe, pirodiserbo (attraverso il fuoco), trattamenti erbicidi (anche con glifosato), al fine di eliminare le piante erbacee spontanee in modo ridurre la popolazione degli stadi giovanili della sputacchina, considerata l’insetto vettore della xylella fastidiosa.
Tra maggio e dicembre, invece, occorre eseguire sulle piante ospiti coltivate gli interventi insetticidi. Le modalità di attuazione di questi interventi sono stabiliti dal Servizio fitosanitario regionale.
I prodotti insetticidi indicati nel decreto sono: Acetamiprid, Azadiractina, Buprofezin, Deltametrina, Dimetoato, Etofenprox, Imidacloprid, Lambda cialotrina, Pimetrozine, Piretrine naturali, Olio essenziale di arancio dolce, Spirotetramat.
L’uso Acetamiprid nel decreto viene sottolineata la sua “ottima efficacia”, indicando di fatto un preferenza rispetto a sostanze approvate in agricoltura biologica ed a basso impatto.
L’uso dell’Acetamiprid è anche consigliato nella zona indenne.