Otto arrestati, tra cui il professor Pati Luceri, intervenuto in solidarietà dei cittadini greci che protestano contro gli impatti di TAP sull’agricoltura e contro il suo modo di operare. Ora sono liberi in attesa di giudizio. Proteste e solidarietà verso gli arrestati in Grecia e nel Salento.
Se TAP con la sua comunicazione continua a dipingere un’immagine florea nei tre Paesi che verranno attraversati, invero dietro a queste belle immagini si nasconde una realtà drammatica con delle tensioni sociali tra TAP e le autorità, da una parte, e contadini e comitati di cittadini, dall’altra. In Grecia, a Kavala, nella Piana di Filippi, il presidente dell’Associazione Rurale di Kavala, l’agricoltore Themis Kalpakidis, dal 22 giugno ha iniziato uno sciopero della fame contro le ripercussioni dell’operato di TAP sull’agricoltura locale e ha chiesto l’intervento del premier greco Alexis Tsipras.
Il giorno precedente, Kalpakidis aveva partecipato ad una conferenza stampa, alla presenza di diversi comitati e associazioni di cittadini che vorrebbero, se non il blocco dell’opera, quantomeno la deviazione del percorso del gasdotto.
Nell’occasione Kalpakidis aveva sottolineato come il fronte di opposizione al gasdotto TAP, in Grecia, non sarebbe composto da 4-5 agricoltori, ma include numerosi comitati e associazioni, tra cui la federazione commercianti, che rappresenta 35 associazioni di settore, la Camera di Kavala, l’associazione commercianti e artigiani dell’ex comune di Filippi, l’associazione genitori Scuola e Liceo Krinidon , il club Scuola elementare Krinidon, l’associazione dei lavoratori nel VFL, ecc…
Kalpakidis ha anche lanciato dure accuse alla multinazionale, sostenendo che questa agirebbe nell’illegalità, distorcerebbe la verità e per questo sarebbe necessario ‘ristabilire la verità’. In particolare Themis e altri contadini sostengono che gli operai e i tecnici di TAP entrerebbero nelle campagne senza preavviso e comportandosi come fossero a casa loro, interferendo con l’attività rurale. Inoltre affermano che la consultazione della comunità locale, che rappresenta un prerequisito rispetto all’inizio lavori, non sarebbe mai stata effettuata.
Alla notizia di questa nuova forma di protesta è partita la solidarietà del Movimento No TAP del Salento ed il professor Ippazio Luceri, detto “Pati”, di Martano, ha raggiunto la Grecia unendosi allo sciopero della fame e affiancando la protesta intrapresa dai contadini d’oltremare.
Un contadino aveva denunciato: ‘Brutalmente picchiato per aver difeso la terra’
Circa un mese fa Ii proprietario di un terreno interessato dal passaggio del gasdotto mentre si opponeva all’ingresso dei uomini e dei mezzi impegnati nei lavori di costruzione dell’infrastruttura.
A riportare l’accaduto era stata la pagina facebook delle Mamme No TAP, sulla base di una segnalazione da parte degli attivisti greci:
‘Apprendiamo dai compagni di lotta in Grecia che il proprietario di un terreno interessato dal passaggio del gasdotto Tap è stato brutalmente picchiato per essersi opposto all’ingresso di uomini e mezzi della multinazionale nel suo terreno.
“Stavo solo cercando di difendere la mia persona e la mia proprietà per la quale non c’è ancora stato nessun esproprio. Ho tutti i diritti sui miei campi ed è mia convinzione proteggerli e bloccare qualsiasi acquisizione illegale e arbitraria degli stessi.”‘
Dunque, secondo quanto riportato, l’uomo avrebbe pagato sarebbe rimasto contuso per essersi opposto alla ditta appaltatrice di TAP che intendeva accedere alla sua proprietà ed eseguire i lavori, nonostante non ci sia stata una procedura di espropriazione per l’acquisizione di questo terreno.
Dalle immagine postate su facebook si vede chiaramente un occhio tumefatto, una mano gonfia e dei segni su entrambe le mani. Difficile capire quanto siano gravi le ferite o contusioni riportate e tanto meno è possibile, sulla base di queste informazioni, comprendere la dinamica dei fatti e chi sarebbero stati gli aggressori o l’aggressore, se operai, forze dell’ordine o sicurezza privata.
I fermi e gli arresti del 26 giugno
Secondo le informazioni pervenute, contadini e proprietari greci, insieme al professor Luceri, erano in una di queste proprietà quando la società impegnata nei lavori, l’italiana Bonatti, ha chiamato la polizia, che giunta sul posto ha fermato 8 persone, le ha caricate di peso sulle auto e trasportate nella centrale di polizia di Kavala, dove successivamente liberi cittadini, attivisti e contadini si sono radunati, anche con i trattori, inveendo contro TAP e la polizia e manifestando solidarietà ai fermati, chiedendo la liberazione.
In stato di fermo, oltre a Pati Luceri e Themis Kalpakidis, sono finiti anche Nikos Xanthopoulos, Manolis Kelaidakis, Spiros Prousaef, il presidente della Comunità comunale Amygdaleona Dimitris Poursaitidis. Anche il Sindaco di Kavala, Dimitra Chanaka, ha voluto incontrarli.
Quasi in contemporanea nel Salento, dove attivisti e alcuni Sindaci seguivano da vicino la vicenda, è stata attivata la macchina della solidarietà. I Sindaci No TAP si sono messi in contatto con l’Ambasciata italiana in Grecia e con il Governo italiano, per trovare una soluzione.
Agli 8 fermati sarebbe stato proposto un rilascio immediato, a condizione che non avrebbero più ostacolato TAP, altrimenti avrebbero rischiato una condanna per direttissima da 2 a 6 mesi di reclusione. Ma non ha accettato e pertanto i fermi sono stati convertiti in arresto.
L’irriducibile “Pati”, ha voluto inviare delle rassicurazioni ai conterranei, chiosando con le parole ‘NO PASARÀN!’.
Il Sindaco di Melendugno, Marco Potì, ha commentato:
‘Il prof. PATI Luceri è un esempio di dignità, di democrazia, di forza e generosità. Protestare PACIFICAMENTE, a mani nude e braccia alzate, non è mai pericoloso nè sovversivo. Solidarietà e vicinanza a Pati, attivista No Tap da sempre.
Chiedo a nome di tutta la mia comunità, Melendugno e di tutti i Sindaci NoTap del Salento (Puglia, Italia, Europa), la liberazione immediata di Pati e degli altri attivisti, fermati perché manifestavano contro un’opera inutile, dannosa e pericolosa come il gasdotto TAP, simbolo di speculazione finanziaria di pochi ai danni di molti!
Le Istituzioni repubblicane Italiane, il Governo e l’Ambasciatore italiano in Grecia si attivino presto per restituire Pati e gli altri alla libertà ed alla democrazia.’
Il Sindaco di Martano, Fabio Tarantino, ha dichiarato:
‘Ho contattato a nome dei Sindaci dell’Unione della Grecìa Salentina e dei Sindaci “No Tap” L’Ambasciata Italiana in Grecia per conoscere lo stato in cui si trova il nostro concittadino.
Mi hanno comunicato che Pati Luceri è in buone condizioni di salute e che si trova in stato di fermo insieme ad altri sette cittadini greci in una stazione di polizia a Kavala e domani sarà il tribunale a decidere sulla libertà.
Ho comunicato al nostro ambasciatore di seguire con la massima attenzione gli sviluppi della vicenda e in questo momento è in contatto con il Professore Luceri per fornire assistenza legale.
Chiedo a tutti I parlamentari salentini e al ministro Lezzi di far sentire forte e chiara la pressione italiana nei confronti delle autorità greche.Chiedo all’ambasciata italiana in Grecia di attivarsi immediatamente per la liberazione del nostro concittadino prof. Ippazio Luceri che si trova a Kavala per protestare con I contadini locali contro la realizzazione del Gasdotto Tap!’
Ieri sera a Martano si è tenuta un incontro pubblico in Piazza Caduti per decidere sulle azioni di solidarietà da intraprendere, a cui hanno aderito cittadini, attivisti e alcuni Sindaci, i quali hanno poi sfilato per le strade della città grìca con degli striscioni.
Anche Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, ha voluto lasciare un commento sulla vicenda:
‘Pati Luceri è un insegnante, attivista NO TAP.
Preparatissimo sul tema e giustamente convinto che la lotta contro un’opera poco chiara debba riguardare tutti i paesi dell’area mediterranea coinvolti. Per questo era in Grecia.
Oggi è in stato di fermo. Ho depositato una interrogazione al governo, per fare in modo che intervengano e tutelino i diritti di Pati, che significa anche difendere le ragioni di una protesta inascoltata.’
L’interrogatorio di garanzia
Alle ore 12 di questa mattina era prevista l’interrogatorio da parte del Procuratore per le 8 persone in stato di arresto, tra cui il professor Luceri. Fuori dal tribunale, già dalle 10, nonostante la pioggia battente, erano in centinaia i cittadini accorsi in loro solidarietà. Altri erano all’interno dell’aula a seguire l’interrogatorio. Kalpakidis, al sesto giorno di sciopero della fame, ha avuto un malore ed è stato trasportato in ospedale, dove sarebbe tuttora ricoverato.
Né lui né il nostro conterraneo Luceri sarebbero intenzionati a sospendere lo sciopero della fame.
Il Procuratore ha ritenuto che non ci fossero le condizioni per mantenere l’arresto e ha quindi disposto la loro scarcerazione. Domani ci sarà l’udienza del processo per direttissima davanti al giudice, che potrebbe anche concludersi con un rinvio.
Gli 8 imputati, nuovamente liberi, sono stati accolti con un’ovazione e con dei cori degli attivisti.
N.B.: I video contenuti all’interno dell’articolo sono stati realizzati da KavalaNews