Schiuma in acqua dovuta a rottura di conduttura sottomarina di AqP. Il divieto di balneazione a Santa Cesarea varrà entro 500 metri dal punto di sbocco della conduttura.
Con ordinanza ad effetto immediato emanata dal Sindaco, Pasquale Bleve, appena rieletto, è stato disposto il divieto di balneazione a Santa Cesarea Terme, in un’area circoscritta.
La schiuma comparsa lo scorso 11 luglio, segnalata nell’area compresa tra Fontanelle e Porto Vergine, che ha provocato anche l’intervento da parte della Guardia costiera, sarebbe dovuta alla rottura di una conduttura sottomarina a servizio dell’impianto di depurazione, causata a sua volta, secondo quanto comunicato da AqP, alle forti mareggiate dei giorni scorsi.
Mareggiate che comunque si sarebbero verificate tra la fine di giugno e l’inizio di luglio.
Il divieto di balneazione è circoscritto ad un raggio di 500 metri a valle e a monte dal punto di scarico della conduttura.
La zona interdetta alla balneazione verrà comunque segnalata e saranno effettuati dei controlli per garantire il rispetto del divieto e sanzionare i trasgressori.
Il divieto di balneazione resterà in vigore fino a che la conduttura non verrà riparata e gli esami dell’acqua di quel tratto di mare non consentiranno la revoca dell’ordinanza.
Inizialmente si era ipotizzato che il fenomeno fosse attribuibile agli scarichi a mare da parte di un’imbarcazione, dal momento che nei giorni immediatamente precedenti non si erano verificati acquazzoni e maltempo, che molto spesso sono responsabili di sversamento in acqua di impurità ed elementi inquinanti. In questo caso, invece, la causa sarebbe dovuta all’impianto di scarico del depuratore, che si trova sul litorale est di Santa Cesarea Terme, non molto distante dall’area abitata.