A causa di un nubifragio i tombini della rete fognaria di Santa Cesarea Terme hanno sversato liquami, finendo anche in mare. Uffici e negozi allagati in via Roma, danni e disagi per turisti e residenti.
Ancora problemi con la fognatura e con gli sversamenti di liquami a mare a Santa Cesarea Terme. A causa di un nubifragio le condotte fognarie della cittadina hanno traboccato, provocando una fuoriuscita di liquami dai tombini, creando disagi, ma anche ingenti danni per alcuni esercizi commerciali.
E’ accaduto la mattina di venerdì 7 settembre e le aree maggiormente interessate sono via Fontanelle e la strada principale, via Roma, in particolare nella zona portici, in corrispondenza della sede del Comune e della Polizia municipale. Nel primo caso diversi turisti e bagnanti locali hanno segnalato lo sversamento di liquami fuoriuscire dalle condotte fognarie che, oltre a diffondersi sulla strada e presso i parcheggi attigui, sarebbero finiti direttamente in mare.
I danni maggiori, però, si sarebbero verificati in via Roma, dove l’acqua dalla strada si è riversata sotto ai portici, fino ad allagare in negozi, uffici e l’Infopoint di Santa Cesarea Terme.
Sull’episodio è intervenuto il gruppo di opposizione Costruiamo insieme il futuro, che ribadisce ‘la necessità di intervenire, il prima possibile, per risolvere il problema di quel tratto di rete fognaria che, anche in condizioni atmosferiche normali, ha subito sversamenti di liquami.
‘In merito a due episodi di presunti sversamenti avvenuti nei mesi scorsi – prosegue la nota – (uno in località Fontanelle, l’altro in località Porto Miggiano), abbiamo chiesto chiarimenti su quanto accaduto al Comune di Santa Cesarea, all’Arpa Puglia e all’Acquedotto Pugliese. A distanza di parecchie settimane, l’unica risposta ricevuta è quella di Acquedotto!’
‘Speriamo che avvenga un monitoraggio costante di via Fontanelle dal punto di vista strutturale, visti i passati crolli a ridosso del manto stradale nei pressi del porticciolo; crolli che potrebbero ripresentarsi durante i mesi invernali. […] Speriamo – aggiunge – che vi sia stata un’adeguata pulizia delle griglie di raccolta dell’acqua piovana e un controllo di pompe e condutture. A prescindere da eventuali responsabilità, chiediamo – conclude – all’Amministrazione comunale di AIUTARE e SOSTENERE, con mezzi adeguati, le ATTIVITÀ COMMERCIALI che, come si può vedere da numerosi video pubblicati in rete, hanno subito ingenti danni.’
Lo scorso 12 luglio si era verificata una contaminazione di alcune località balneari di Santa Cesarea Terme, che hanno portato ad un’ordinanza urgente di divieto di balneazione. In quel caso la risposta giunse dall’Acquedotto pugliese, che con una nota spiegava che lo sversamento di liquami fosse dovuto alla rottura di una condotta del depuratore.
Ma gli episodi accaduti negli ultimi anni non sarebbero tanto infrequenti. Uno tra i più eclatanti fu quello di Ferragosto del 2015, quando nel pieno delle presenze turistiche, la fognatura “scoppiò” a causa del blocco della pompa di sollevamento, provocando la fuoriuscita di liquami per via Roma, che invasero presto le attività commerciali, del mare e del lido Caicco. Anche in quell’occasione furono forti i miasmi e i disagi, ingenti i danni per i commercianti. Il tempo passa, i problemi restano.