In una terra martoriata dal disseccamento degli ulivi (CoDiRO), la cui causa (anche se la questione è controversa) è attribuita dal CNR di Bari all’azione del batterio della xylella fastidiosa, ci sono delle isole verdi, con ulivi che appaiono in buona salute, rigogliosi e produttivi. Ci sono cure sperimentali, o semplicemente applicazioni di buone pratiche agricole, anche nelle zone più colpite, che hanno dato dimostrazione del fatto che il disseccamento può essere contrastato.
L’olivicoltore Giorgio Greco, di Seclì, non si è arreso al CoDiRO e sta tentando di contrastarlo all’interno del campo sperimentale “La Scelta”.
A tal proposito, per condividere le proprie impressioni, Greco ha inviato una nota, che pubblichiamo di seguito integralmente.
‘Il campo sperimentale “La Scelta” che oppone, a distanza di 5 anni, una tenacia resistenza al disseccamento rapido in almeno 8 olivi su 34, è nato in un contesto fallimentare, molto debole e troppo indifferente, che è letteralmente rimasto alla finestra per assistere al disastro.
E’ recentissimo il forte intervento del presidente del CNO, Gennaro Sicolo, che rappresenta l’ultimo grido nel deserto destinato, purtroppo, a rimanere anch’esso praticamente inascoltato.
Il sottoscritto, piccolo proprietario non agricoltore, ha fatto e sta facendo la sua gigantesca parte in questa vicenda, come pochi nel Salento, al solo fine paesaggistico e senza aiuti PAC. Se tutti, dai privati agli enti pubblici, avessero attuato annualmente la stessa sperimentazione consistente in P.A.C.E. (Potatura-Arieggiamento-Cenere-Erba), a quest’ora la situazione sarebbe stata completamente diversa. In particolare, era fondamentale il taglio dell’erba spontanea nelle due settimane centrali del mese di aprile al fine di distruggere le uova deposte dagli insetti vettori di Xylella Fastidiosa; gli esperti hanno ripetutamente raccomandato di tenere puliti i terreni.
Ed invece, oggi, siamo ancora qui a ripetere sempre le stesse cose, che si dicono ma non si fanno, con la pestilenza ormai arrivata a sud di Bari e che mette in allarme anche il territorio a nord del capoluogo pugliese.’