Diffusa la bufala secondo cui il rapper Bello Figo avrebbe postato un video con pesanti insulti verso Desirée e incitamento a violentare giovani ragazze bianche. La bufala sarebbe partita da una pagina facebook nota per diffondere fake news e che sta strumentalizzando senza ritegno l’omicidio e lo stupro della giovane.
Lo stupro e l’omicidio della giovane romana Desirée Mariottini, romana, di appena 16 anni, è uno dei casi più discussi degli ultimi giorni in Italia e come quasi sempre accade, in questi casi, gli sciacalli sono in agguato, pronti a speculare su un fatto così drammatico per trarne vantaggio, soprattutto a livello politico.
Una bufala che sta circolando nelle ultime ore, che sta indignando tantissimi internauti poco accorti, riguarda un video “shock” che sarebbe postato dal cantante rap Bello Figo, con il quale avrebbe pesantemente insultato Desirée e incitato i suoi seguaci a commettere violenze su giovani ragazze bianche. Youtube – secondo la falsa notizia – su segnalazione degli utenti indignati avrebbe quindi rimosso il video.
La bufala è stata fatta girare da una pagina facebook seguita da alcune migliaia di persone, già nota per diffondere fake news, ossia “Voto subito mandiamoli a casa”. Ecco quanto si legge nel post:
‘SENZA UN MINIMO DI VERGOGNA! IL FAMOSO RAP BELLO FIGO HA DECISO DI CAVALCARE L’ONDA MEDIATICA! SUL CASO DELL’OMICIDIO DELLA GIOVANE Desirée uccisa dopo brutali sevizie. Nel videoclip il cantante ghanese ha incitato a commettere violenze su giovani ragazze “bianche”. Il pubblico non ha gradito segnalando il canale youtube che ha rimosso il video.’
Il testo è accompagnato da un’immagine creata ad hoc, sulla quale è impresso un altro testo, che qui si evita di trascrivere per decenza.
La “notizia” è apparsa subito inverosimile e non è stata confermata da alcuna fonte di informazione. Si può affermare quindi che sia stata inventata di sana pianta, probabilmente dagli amministratori di quella pagina Facebook. Oppure l’avranno condivisa da altra fonte, anche se tutto lascia pensare che sia stata pubblica per la prima volta su quella pagina.
Come si diceva, quella pagina è nota per diffondere bufale, soprattutto contro gli immigrati. Far passare la notizia che Bello Figo abbia insultato Desirée e incitato alla violenza contro le giovani italiane, proprio mentre la popolazione italia è particolarmente sensibile alla vicenda, sarebbe devastante per l’immagine del rapper.
Che sulla morte della povera Desirée si speculi lo dimostra anche l’insensibilità dimostrata con altri post relativi a questo grave fatto di cronaca nera, tra cui spicca un’immagine in cui si invita la sinistra a chiedere scusa a Salvini perché sono stati fermati dei nordafricani. Il commento all’immagine è “Ora si ride”. Segno evidente che si usi la morte di questa ragazza per fini strumentali, perché davanti ad un fatto del genere non c’è niente da ridere.
E Bello Figo è stato preso di mira soprattutto dall’estrema destra e da chi non nasconde affatto di essere razzista, salvo nascondersi sui social dietro pseudonimi. Il rapper Ha anche ricevuto esplicite minacce di pestaggi o morte, oltre ad essere ricoperto di insulti razzisti. Perché tutto questo?
Bello Figo, il cui vero nome è Paul Yeboah, è un ventunenne italo-ghanese di 21 anni. Il fatto di avere origine africana è il principale motivo per cui è finito nel bersaglio degli haters. Inoltre nei suoi testi, ironici, sarcastici, talvolta provocatori, parla di tematiche sociali, tra cui l’immigrazione e il razzismo ed è seguito di milioni di persone.
Ma ad esasperare i leoni da testiera pare sia stato lo scontro verbale avuto con Alessandra Mussolini, nipote del dittatore fascista Benito, durante la trasmissione in onda su Rete 4 “Dalla vostra parte”.
La situazione è diventata critica, tanto che Bello Figo ha subito la cancellazione di tre concerti consecutivi per motivi di ordine pubblico. In precedenza, a gennaio 2017, la Lega Nord aveva chiesto l’annullamento del suo concerto in programma a Lugo (provincia di Ravenna). Ora si è presentata l’occasione di colpire l’immagine del rapper italo-ghanese con questa bufala.