Identificato l’autore delle sottrazioni o contaminazioni del cibo destinato ai gatti di una colonia felina del Cimitero di Brindisi. E’ stato inchiodato dal sistema di videosorveglianza.
Per due anni avrebbe tormentato la quiete e la sopravvivenza dei gatti della Colonia Felina del Cimitero di Brindisi, ma lo scorso 18 ottobre finalmente è stato beccato.
La sua sembra essere stata una costante attività di “sabotaggio” del cibo che veniva portato da volontarie e volontari per nutrire gli amici a quattro zampe e di boicottaggio dell’attività dei gestori della colina felina. Secondo quanto denunciato da AIDAA Brindisi da circa due anni, A.D., un 50enne del luogo, ha portato via circa una cinquantina di mangiatoie, asportate e divelte, e quintali di cibo che sarebbe stato sistematicamente buttato via.
Oltre ai rilevanti danni economici subiti dai tutori della colonia, ad essere danneggiati erano gli stessi gatti. In altre occasioni il cibo sarebbe stato contaminato con sostanze tossiche e velenose, sia per gli animali che per l’uomo.
Forse la stessa persona avrebbe anche divelto la targa del Comune di Brindisi che indica la presenza della colonia felina protetta, censita a norma di Legge. La scena era stata ripresa dall’impianto di sorveglianza installato nell’area.
Dopo questo episodio, a marzo 2018, la locale Associazione Guardia dell’Ambiente aveva presentato un esposto presso il Comando dei Carabinieri stazione centro per “furto e danneggiamento di materiale destinato alla sopravvivenza dei gatti”. Sono stati tanti gli interventi effettuati della Polizia locale di Brindisi e di altre forze di polizia, nel corso degli ultimi due anni, così come intensa è stata la collaborazione fra l’Associazione e la Direzione ai servizi cimiteriali, nel tentativo di individuare i responsabili.
La mattina del 18 ottobre, verso le ore 9, l’uomo è stato colto in flagrante mentre si allontanava con l’ennesima mangiatoia asportata e una busta bianca contenente tutto il cibo, probabilmente proveniente dalla mangiatoia. Sono stati gli agenti della Polizia locale a identificarlo.
Tuttavia, l’uomo, come se nulla fosse accaduto, è stato sorpreso nuovamente al cimitero mentre riprendeva le vecchie abitudini.
Le associazioni Guardia dell’Ambiente Brindisi e AIDAA – Difesa Animali e Ambiente hanno commentato così:
‘I gatti sono stati privati di necessità primarie, compresa l’acqua, sono stati lesi nel loro diritto a ricevere ristoro e riparo, e nel loro status giuridico di beni del patrimonio indisponibile dello stato, con la particolarità delle disposizioni dettate per la loro tutela.’