Riprendono operazioni TAP a terra e a mare, non senza polemiche. Ieri il proprietario di un terreno, prossimo all’area dove sorgerà il PRT, ha impedito l’accesso ai mezzi. Oggi è stata rimossa parte di un muretto a secco per creare un varco d’accesso per i mezzi.
Dopo l’ok del Governo a TAP, i lavori di costruzione del gasdotto ripartono via terra e via mare. Con il cantiere delle Paesane bloccato da sequestro giudiziario e quello di San Basilio fermo per ordinanza del Sindaco, a causa dell’inquinamento della falda, i lavori a terra si concentreranno in questi giorni nella zona circostante la Masseria del Capitano, dove dovrebbe sorgere la centrale di depressurizzazione PRT e dove si trovano a dimora i circa 700 ulivi espiantati tra il 2017 e il 2018.
Le attività sono riprese ieri mattina e fin da subito si è presentato un problema. I mezzi di TAP, scortati dalla Polizia, pretendevano di poter accedere su un terreno privato adiacente alla Masseria, ma i proprietari si sono opposti, chiudendo il cancello e chiamando i carabinieri e la Polizia locale di Melendugno.
TAP sostiene di avere regolare contratto di locazione per l’utilizzo di quei terreni, mentre i proprietari sostengono che il contratto sarebbe scaduto. Ne è seguita un’accesa discussione tra il proprietario e la Polizia. Il proprietario ha fatto mettere a verbale la situazione e non ha ceduto, facendo valere fino all’ultimo le proprie ragioni.
Ad ogni modo, TAP ha svolto comunque delle operazioni nelle aree a sua disposizione, ma ha dovuto cambiare percorso per accedere alle aree interessate dai lavori. Le operazioni effettuate sono consistite sostanzialmente in lavori di preparazione all’allestimento del cantiere, con la delimitazione dell’area per l’apertura della strada d’accesso e la tracciatura del percorso che dovranno seguire le tubazioni del gasdotto, e che – è stato fatto notare – incrocerebbe la via Francigena.
In questi giorni dovrebbero essere effettuati degli interventi per la messa in sicurezza della zona in vista dell’avvio vero e proprio del cantiere del PRT.
Il posto è stato presto raggiunto da numerosi attivisti e da alcuni giornalisti.
Le polemiche non si sono fatte attendere e il Movimento No TAP ha lanciato la sua stoccata: ‘Tap ha ripreso a forzare la mano ora che ha avuto il via libera dalla politica?’
Stamattina i lavori sono proseguiti con degli sbancamenti di terreno e la rimozione di un segmento di un muretto a secco, al fine di creare il varco d’ingresso per i mezzi.
Da ieri sono iniziate le operazioni in mare da parte della nave Adhemar D/Snt Venant, che dovrà effettuare le analisi dei fondali preliminari all’avvio dei lavori in mare.