Cittadini di San Foca lamentano rumori molesti, anche di notte, legati ai lavori TAP in mare. Rinvenute delle chiazze, forse di idrocarburi, intorno alla costa. Si sospetta che possano essere derivare dall’attività di TAP. Il fatto è stato segnalato all’ARPA.
Rumori fastidiosi provenienti dalla nave Adhemar D/Snt Venant, impegnata nei lavori TAP in mare: è quanto lamentato da diversi cittadini di San Foca. Si parla di rumori costanti di motore che in alcuni momenti salgono di giri. ‘Sembra un aeroporto’, ha commentato Gianluca Maggiore, del Movimento No TAP.
‘A San Foca non si dorme’, è stato lo sfogo su facebook di un residente, nella notte del 2 novembre. L’uomo avrebbe anche chiamato la Capitaneria di Porto per lamentare il disagio, la quale avrebbe quindi assicurato che avrebbe contattato l’azienda per chiedere la cessazione delle attività notturne.
La nave Adhemar D/Snt Venant, coadiuvata da piccole imbarcazioni, è impegnata a circa 800 metri dalla costa, nell’attività preliminare all’installazione delle palancole, finalizzata alla perforazione dell’exit point del microtunnel e al successivo inserimento delle tubazioni. Dopo il posizionamento di speciali boe aventi la funzione di individuare l’eventuale presenza di cetacei nelle vicinanze, l’azienda appaltatrice di TAP avrebbe provveduto all’immersione di tubi che dovrebbero fungere da zavorra alla dima.
Venerdì e sabato mattina, sul lungomare di San Foca, attivisti e cittadini osservavano a distanza le operazioni, anche muniti di binocoli, mentre c’era un via vai continuo di carabinieri e poliziotti, intenti a sorvegliare e a controllare i documenti di chi faceva foto.
Anche i mezzi marittimi delle Autorità avevano il loro da fare in acqua, pronti a intervenire ogniqualvolta le piccole imbarcazioni di diportisti e pescatori si avvicinavano troppo alla fascia di rispetto stabilita dall’ordinanza interdittiva della Capitaneria di Porto circa un mese fa.
Qualcuno si è avvicinato alla scogliera, notando in mare delle chiazze in mare, torbide e bianche, apparentemente schiumose, in alcuni punti in corrispondenza del posizionamento della nave.
A prima vista qualcuno ha ipotizzato che si tratti di una macchia oleosa, di idrocarburi in sospensione, come se fossero stati sversati o puliti dei serbatoi in mare. In ogni caso solo un esame dei campioni potrà dare una risposta sulla natura, la sua diffusione e il livello di contaminazione. Nemmeno sicura è l’attribuibilità del fatto ai lavori TAP in mare. Tuttavia, in virtù dell’ordinanza interdittiva della Capitaneria, in quello specchia d’acqua in questi giorni, fino al 31 dicembre, possono navigare e stazionare solo i mezzi della multinazionale e quelli delle Autorità. E’ stata presentata una segnalazione ad ARPA Puglia.
Questa mattina su una delle spiagge di San Foca, nei pressi del lido Mamalù, le Mamme No TAP, insieme ai bambini, hanno dato vita ad un flashbomb in difesa del mare, con t-shirt, felpe e bandiere No TAP. L’evento è stata l’occasione per una pulizia volontaria della spiaggia.