I No TAP esprimono solidarietà alle zone colpite nel pomeriggio dalla devastante tromba d’aria, classificato come tornado F2, e richiamano l’attenzione su opere climalteranti, estrattivismo e deforestazione.
Mentre giungono ancora drammatici aggiornamenti sui danni causati dal tornato abbuttutosi nel pomeriggio a Tricase e in diverse zone del Capo di Leuca, il Movimento No TAP rilascia un comunicato con cui esprime solidarietà alle zone colpite dalla tromba d’aria, lanciando l’allarme sui cambiamenti climatici e sul preoccupante livello di consumo di suolo, che potrebbero essere causa di questo aumento, sia in termini di frequenza che di intensità, di fenomeni atmosferici violenti, fino a qualche anno fa piuttosto rari nel Salento.
I climatologi avvertono ormai da anni che siamo vicini ad un punto di non ritorno e che se vogliamo salvare il pianeta e la nostra stessa esistenza occorre adottare misure coraggiose per invertire la tendenza. Per questo bisogna abbattere drasticamente le emissioni di CO2 e gas climalteranti.
Quindi il Movimento coglie l’occasione per parlare di un’opera che trasporterà una delle principali sostanze climalteranti, ossia il metano, che è fino a 70 volte più dannoso della CO2 in termini di effetto serra.
Di seguito il comunicato integrale del Movimento No TAP:
‘Non abbiamo veramente più tempo da perdere.
L’avanzata del cemento, la deforestazione, il mancato rispetto di ogni standard ecologico… questo modello di sviluppo insostenibile ha un costo troppo alto.
Tap è un’altro schiaffo ad una Terra che subisce già ora le conseguenze di gravi errori e crimini ambientali del passato e del presente su scala mondiale.
Queste sono le vere emergenze che dovrebbero riempire le prime pagine di tutti i giornali locali e nazionali.Oggi ci accorgiamo che l’abuso della terra su scala mondiale e le catastrofi derivanti da esso vanno ben oltre i vincoli di una legge di stabilità, oltre qualsiasi muro di cemento che delimita un confine, oltre ogni strategia estrattivista!
Ormai si aggiunge con evidenza, alla piaga dei tumori e delle contaminazioni più disparate, la violenza della pioggia e del vento.
La natura, sconvolta e ferita, inizia a presentare quel conto che sarà sempre più salato. E la responsabilità è nostra, che in poche centinaia di anni siamo stati capaci di sconvolgere ciò che la natura ha plasmato nel corso di intere ere geologiche.Lo diciamo da sempre: l’unica Grande Opera è la messa in sicurezza del Territorio!
E siamo sicuri che questo non potrà mai accadere senza la convinzione e lo sforzo necessario a cambiare le nostre continue, pericolose e scellerate politiche energetiche!’

Laureato in giurisprudenza, esperto di diritto pubblico e appassionato di scienze sociali. Scrivo, racconto, facendomi domande, senza cercare risposte facili. Più che giudicare mi interessa comprendere. Giornalista pubblicista iscritto all’OdG Puglia. Sono anche musicista.
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