A Muro leccese i lavori di ampliamento della fogna bianca fanno emergere una sensazionale scoperta archeologica, con il ritrovamento di una tomba di bambini di età messapica e il corredo funebre di valore inestimabile.
Qualcosa di totalmente inaspettato è accaduto venerdì 23 novembre mattina, a Muro leccese, quando durante i lavori di ampliamento della fogna bianca, gli operai hanno fatto un’incredibile scoperta archeologica, scorgendo delle ossa umane e un corredo funerario.
E’ stata quindi inviata una segnalazione alla Soprintendenza Archeologica delle Arti e del Paesaggio di Brindisi, Lecce e Taranto, che a sua volta ha informato l’Università del Salento.
Sul posto si sono recati Oda Calvaruso e Francesco Meo dell’Università del Salento, i quali hanno esaminato il sito e i ritrovamenti, dando loro un’origine e un’identità.
La tomba con gli arredi funebri sono di epoca messapica e risalirebbero al periodo compreso tra il quarto e il terzo secolo avanti Cristo, durante l’età ellenistica.
Le ossa invece appartengono a dei bambini, pertanto si tratterebbe di una tomba di bambini, come confermerebbero anche gli oggetti, ritrovati integri, che componevano il corredo funebre, come vasi, ciotole, giocattoli e biberon.
Si tratta di un ritrovamento dal valore storico-culturale inestimabile, testimonianza concreta delle civiltà che tanti secoli fa hanno vissuto in quella che oggi è la nostra terra.
L’importanza di questa scoperta archeologica risiederebbe in particolare nel fatto che siano stati ritrovati in un’area in cui è stata rinvenuta una necropoli, dove peraltro l’Università di Lecce è impegnata in operazioni di scavo alla scoperta di ulteriori testimonianze e siti archeologici riconducibili ai Messapi.
Il territorio di Muro leccese si conferma essere un importante centro di riferimento per questa antica civiltà.