Secondo i dati raccolti da UnipolSai i salentini usano l’auto 305 giorni all’anno per oltre un’ora e mezzo al giorno. Comitato Trasporti Salento: ‘Più che la cultura del mezzo pubblico a mancare sono i trasporti pubblici’.
Il Salento conquista con primato di cui non c’è da andare molto fieri: quello dell’utilizzo dell’auto. Secondo i dati raccolti da UnipolSai attraverso le “scatole nere” installate nelle auto dei propri assicurati, risulta che nelle province di Lecce e Brindisi, mediamente l’auto viene utilizzata per ben 305 giorni all’anno (contro una media nazionale di 287 e una media regionale di 287), per un’ora e 35 minuti al giorno, con un percorso di 43 chilometri e una velocità media di 26,7 km/h.
Il distacco con le Regioni del centro e del nord Italia è evidente. In Veneto e in Toscana secondo questa statistica, l’auto viene usata, 288 giorni all’anno; in Piemonte, Lombardia e Lazio, 281 giorni; in Liguria solo 252. Le regioni peggiori sono Puglia, Sardegna e Calabria e Il divario è evidente anche tra il Salento e il nord della Puglia.
I dati sono stati raccolti da circa 7 milioni di scatole nere e, sebbene non si tratti necessariamente di “campioni rappresentativi” (secondo i canoni della scienza statistica), riescono comunque a far emergere una realtà che rispecchia i diversi livelli del servizio di trasporto pubblico nei vari territori italiani.
La notizia ha suscitato diverse discussioni e ci sono opinioni discordanti sulla causa di questo scenario. C’è chi attribuisce la causa alla carenza del servizio pubblico, c’è chi invece crede che sia attribuibile a motivi culturali.
Secondo il Comitato Trasporti Pubblici Salento, ‘il triste primato che emerge dai dati raccolti da UnipolSai, relativi all’utilizzo dell’auto da parte dei salentini, rappresenta una chiara fotografia della grave carenza di trasporti pubblici in questo territorio, che rende spesso inevitabile il ricorso all’automobile.’
‘Manca la cultura dei trasporti pubblici nel Salento? Potrebbe anche essere vero, ci sono persone che non prenderebbero mai un mezzo pubblico e chi usa la macchina anche per percorrere qualche centinaio di metri, quando potrebbe andare a piedi o in bici, ma il problema principale – prosegue il Comitato – è che i salentini non sono messi nelle condizioni di poter scegliere tra il mezzo pubblico e la propria auto.’
‘In realtà quei pochi treni e autobus in servizio – spiega – non viaggiano vuoti, nonostante i numerosi disservizi e disagi. Al contrario, molto spesso i pendolari lamentano situazioni di sovraffollamento, anche oltre il numero di passeggeri consentiti. Per parlare di assenza di cultura dei trasporti pubblici bisognerebbe innalzare questo servizio almeno ai livelli minimi essenziali.’
‘La situazione è sconfortante – incalza il Comitato -. Nonostante il trasporto pubblico rappresenti un servizio pubblico essenziale, nei giorni festivi i treni non circolano e la società Ferrovie Sud Est si limita a mettere a disposizione due corse sostitutive con pullman, che ovviamente servono solo alcune località.
Il trasporto su gomma non copre le gravi lacune del trasporto su ferro e così chi abita nelle zone prive di stazione ferroviaria, per spostarsi, potrà solo contare sui propri mezzi, fatta eccezione per quelle corse su pullman organizzate ad hoc per studenti e lavoratori.’
I “privilegiati” che possono raggiungere facilmente una stazione ferroviaria, invece, – aggiunge – non si trovano di certo davanti ad una situazione idilliaca. Da Lecce a Gagliano, via Zollino, ci sono solo 10 corse giornaliere e l’ultimo treno parte alle 19:23. Pertanto è un servizio che non prevede corse serali e un pendolare rischia così di rimanere bloccato a Lecce.’
‘Di fronte a questa situazione – conclude – come si può affermare che il problema sia solo culturale?’