L’inaugurazione di piazza Anna Frank sarà anche un’occasione di riflessione con i contributi di alunne e alunni della scuola primaria e secondaria. Interverrà Alhaji Turay, 22enne originario della Sierra Leone, aggredito due volte a Trepuzzi nel corso degli 4 mesi. Prevista la consegna di un mosaico realizzato con la partecipazione dei giovani del progetto Sprar.
In occasione delle celebrazioni della Giornata della memoria, promosse dall’amministrazione comunale di Trepuzzi, in programma lunedì mattina alle ore 10.30, si svolgerà l’intitolazione della Piazzetta dedicata ad Anne Frank, già Piazza Mozart, la ragazzina ebrea tedesca morta all’età di 15 anni nel campo di concentramento nazista di Bergen-Belsen, dopo essere stata arrestata deportata insieme alla sua famiglia dall’Olanda, dove si era rifugiata per sfuggire alle persecuzioni contro gli ebrei messe in atto del “Terzo Reich”.
La figura di Anne Frank (o Anna Frank, in italiano) è divenuta celebre per il ritrovamento del suo Diario, che costituisce un’importante testimonianza delle quotidianità della vita clandestina cui furono costrette queste famiglie, nella costante paura di essere scoperti, arrestati, deportati nei campi di concentramento, verso un oscuro destino. Ma il Diario di Anna Frank racconta anche dei rapporti interpersonali, sempre più tesi tra le persone (non solo suoi familiari) che condividevano il loro rifugio prima di essere arrestate, rivela anche le sue emozioni più intime, l’amore.
La privazione della sua libertà di uscire, frequentare gli spazi sociali, il cinema, la scuola, la portarono a impiegare il suo tempo dedicandosi intensamente alla lettura e questo la portò ad affinare e migliorare la sua scrittura, confermando in giovane età il suo talento innato per la letteratura. Dopo la caduta del regime nazista, furono ritrovati gli scritti di Anne Frank nella sua dimora, rimasti lì in seguito al suo arresto, e in buona parte furono pubblicati. La completezza di contenuto, la maturità del suo stile narrativo e del suo pensiero, la correttezza e chiarezza degli scritti hanno fatto sì che venisse considerata come una scrittrice a tutti gli effetti.
L’appuntamento di lunedì 28 gennaio, a Trepuzzi, sarà ancora più carico di significato dopo la brutale aggressione a sfondo razzista, avvenuta nel paese la notte tra lunedì e martedì scorso ai danni di Alhaji Turay, 22enne originario della Sierra Leone.
Durante la cerimonia interverrà anche la giovane vittima, custode degli impianti sportivi di piazzale Unicef, aggredito mentre dormiva da due giovani del posto, già denunciati per lesioni personali, minaccia, danneggiamento e violazione di domicilio. Il ragazzo è riuscito a salvarsi scappando dalla finestra e trovando riparo nel boschetto adiacente la sua casa.
Un grave episodio di violenza, condannato da tutte le istituzioni, a partire dal primo cittadino Giuseppe Taurino che ha denunciato con forza quanto avvenuto nella sua città. Per Alhaji Turay è il secondo episodio a sfondo razzista nel giro di quattro mesi: il primo risale a ottobre quando fu aggredito assieme a due connazionali sempre da parte di ragazzi del luogo.
Agli interventi già in programma di Giuseppe Taurino, sindaco di Trepuzzi, Giacomo Fonzi, consigliere delegato alle Politiche culturali, Beatrice Miccoli e Giuseppe Pezzuto, rispettivamente sindaca e presidente del Consiglio comunale dei ragazzi, i dirigenti scolastici dei due Istituti comprensivi, Silverio Tomeo, Anpi Lecce, e Anna Caputo, presidente Arci Lecce, si aggiunge quello del giovane Alhaji Turay, che nonostante le lesioni e i contraccolpi psicologici subiti prenderà parte alle celebrazioni.
La giornata sarà arricchita dalle riflessioni degli alunni e delle alunne di scuola primaria e secondaria dei due Istituti comprensivi, cui seguirà la consegna del mosaico realizzato dalle ragazze e i ragazzi del progetto Sprar di Trepuzzi, gestito da Arci Lecce, in collaborazione con una maestra d’eccezione, Donatella Nicolardi, appartenente alla storica famiglia dei Nicolardi, mosaicisti che hanno decorato ed arricchito chiese e ville di Lecce e provincia, conosciuti in particolare per il mosaico della Lupa in piazza Sant’Oronzo a Lecce e per i mosaici del Foyer del Teatro Politeama Greco.
‘Non criminalizziamo solo chi ha agito contro un ragazzo reo di essere di un colore differente, ma anche e soprattutto chi da mesi, anni, usa l’arma della violenza verbale per distrarre dai veri problemi i cittadini italiani. E allora basta poco per convogliare le proprie frustrazioni personali su qualcuno percepito come più debole, inferiore’, sottolinea Anna Caputo, presidente Arci Lecce.
‘Stessa logica nazi/fascista utilizzata all’epoca contro gli ebrei, con l’aggravante dell’essere nel 2019 e non avere la scusa del complotto sionista. E mentre celebriamo la Giornata della Memoria – conclude – non possiamo che avere un forte anelito di civiltà contro chi, diffondendo malvagità, infonde nei giovani idee di violenze e intolleranza’.