Con l’applicazione del “Decreto Salvini” circa 1.500 persone dal 1 gennaio potrebbero finire per strada in Puglia. Comitato Enti Gestori SIPROIMI Puglia: ‘Chiediamo con forza al Governo e al Ministro degli Interni la sospensione immediata dei provvedimenti e una spedita revisione della legge’.
Negli scorsi giorni il Ministero dell’Interno ha emanato le circolari che dispongono l’uscita dai centri di accoglienza dei titolari di protezione umanitaria e dei richiedenti asilo attualmente ospitati nei SIPROIMI (ex SPRAR) dal 1 gennaio prossimo. Si tratta di circolari interpretative relativa all’attuazione del “Decreto Salvini”, convertito nella legge 132/2018.
C’è preoccupazione tra le associazioni che si occupano dell’accoglienza e dell’inserimento delle persone con diritto di asilo o di protezione umanitaria. In base alle nuove norme, circa 1.500 persone, fra le quali nuclei familiari e donne sole con minori, sarebbero costrette ad uscire dai centri per finire sulla strada. Inoltre verrebbero interrotti i percorsi di inclusione sociale già in atto avviati da questi centri.
‘Nonostante i dati raccolti da ottobre 2018 ad oggi dimostrino che gli effetti della legge Salvini – scrive in una nota il Comitato Enti Gestori SIPROIMI Puglia – abbiano prodotto un grave aumento della condizione di irregolarità sul territorio, fallendo quindi l’obiettivo che dovrebbe proporsi un testo denominato “decreto sicurezza”, l’attuale Governo non ha voluto affrontare questa tematica di importanza certamente rilevante.’
Il Viminale ha provato a tranquillizzare gli operatori, a seguito di un forte allarme che si è registrato da parte degli enti di tutela e delle organizzazioni umanitarie, i quali, però, considerano l’impegno promesso dal Ministero dell’Interno ‘inadeguato, inefficace e farraginoso’:
‘Consideriamo del tutto inappropriate le modalità con cui si sta gestendo questa vicenda che risulta essere, oltretutto, un moltiplicatore di costi. La soluzione proposta ieri non è praticabile vista l’imminenza della data del 31 dicembre, mentre sarebbe auspicabile e razionale, invece, la semplice continuità dell’accoglienza
Constatiamo tristemente che, ad oggi, questo governo non ha avuto alcun cambio di passo rispetto alla precedente gestione delle politiche di immigrazione, né si notano sui territori differenti gestioni di queste da parte delle Prefetture, che continuano a non informare gli enti interessati e a non convocare i Consigli Territoriali, organismi previsti dalla legge per la realizzazione degli interventi locali.’
Il Comitato chiede ‘con forza al Governo e al Ministro degli Interni Luciana Lamorgese di sospendere immediatamente i provvedimenti in corso di realizzazione e che si proceda a una spedita revisione della legge Salvini tesa alla sua totale abrogazione.’