“Lasciati indietro i figli dei lavoratori, lezioni online sono un flop”. Studenti a Lecce scendono in piazza e chiedono un piano straordinario per garantire la riapertura delle scuole pubbliche in sicurezza e l’assunzione di nuovi docenti.
La dichiarazione dello stato d’emergenza, a causa della diffusione del coronavirus, ed il successivo lockdown hanno imposto la chiusura delle scuole e delle Università e l’avvio a pieno regime delle lezioni a distanza.
Tuttavia, non sono stati pochi i disagi che hanno dovuto sopportare gli istituti di educazione, i docenti, gli studenti e le loro famiglie. Ma il lockdown non è uguale per tutti e tante sono state le famiglie che hanno avuto difficoltà a dotarsi dei dispositivi e della tecnologia necessaria.
Ora gli studenti delle “superiori” si stanno avviando verso la maturità, “ma -scrivono gli studenti dell’FGC- in una condizione drammatica: uno studente su due non ha potuto avere accesso alle videolezioni, il Governo ha lasciato le scuole pubbliche a sé stesse e ora il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha deciso che gli studenti reputati “carenti” potranno persino essere bocciati.”
Giovedì mattina diversi studenti di Lecce e provincia si sono riuniti a Lecce, presso Porta Napoli, per rivendicare un’inversione di rotta per l’istruzione pubblica.
“L’assenza di misure concrete per la didattica a distanza -aggiungono gli studenti dell’FGC- ha lasciato indietro i figli di lavoratori, se le lezioni online sono un flop nessuno dev’essere bocciato, serve un piano straordinario per garantire la riapertura delle scuole pubbliche in sicurezza, una maggiore assunzione di docenti e fondi per l’edilizia scolastica. Intanto il governo ha stanziato 150 milioni di euro a favore delle scuole private che devono essere immediatamente stornati a favore delle scuole pubbliche.”
I promotori della mobilitazione sono il Fronte della Gioventù Comunista e diversi Presidente delle Consulte Provinciali degli studenti che hanno raccolto e rilanciato le rivendicazioni del mondo della scuola.
“Non resteremo a guardare l’ennesimo risultato della scuola di classe.” dichiara Lorella Mocka, responsabile scuola del Fronte della Gioventù Comunista di Lecce “Con questo presidio a Lecce e in tutte le piazze italiane, vogliamo dimostrare che ad essere bocciato deve essere il Ministro Azzolina e non gli studenti.”
Hanno aderito alle manifestazioni anche studenti universitari in mobilitazione per il rimborso delle quote degli studentati e delle tasse universitarie. Gli studenti tengono a precisare che in piazza sono state mantenute le distanze di sicurezza di almeno un metro tra i partecipanti.