Il Sindaco di Melendugno smentisce diffida varie testate sulle recenti notizie in merito al gasdotto TAP e chiede contraddittorio e correttezza d’informazione.
A “rovinare” i festeggiamenti di TAP, che in pompa magna brinda alle “prime molecole di gas” erogate, ci pensa Marco Potì, Sindaco di Melendugno, il quale con una nota rivolta a diverse testate giornalistiche, firmata anche dall’Associazione “Bianca Guidetti Serra”, chiede una corretta informazione e che sia riconosciuto il diritto al contraddittorio.
Nelle ultime settimane, la società con sede in Svizzera, con una serie di comunicati stampa e materiale promozionale, aveva annunciato l’ultimazione del gasdotto TAP e la sua entrata in funzione.
“A seguito dell’inizio delle operazioni commerciali, lo scorso 15 novembre, il gas proveniente dall’Azerbaijan -si legge in una nota- è iniziato a fluire fisicamente oggi lungo il Trans Adriatic Pipeline (TAP) verso l’Europa. Le prime molecole di gas hanno raggiunto in giornata sia la Grecia e la Bulgaria, attraverso il punto di interconnessione con la rete DESFA a Nea Mesimvria, sia l’Italia, attraverso il punto di interconnessione tra TAP e Snam Rete Gas (SRG) a Melendugno.”
“Una giornata storica per il nostro progetto -commenta Luca Schieppati, Managing Director TAP- per i Paesi che ci ospitano e per l’intero settore energetico europeo. TAP è ora parte integrante della rete di distribuzione del gas del continente e contribuisce significativamente alla transizione energetica in atto. Offriamo un servizio di trasporto diretto, sicuro e a costi competitivi lungo la nuova rotta del Corridoio Meridionale del Gas, che attraverso i Paesi del sud est europeo raggiunge tutto il continente”.
Gli fa eco Marija Savova, Direttore Commerciale TAP, che aggiunge: “L’inizio delle forniture fisiche di gas costituisce una pietra miliare per il mercato energetico europeo. Siamo pronti per offrire ai nostri shipper un servizio di fornitura affidabile nei prossimi mesi e anni, e allo stesso tempo guardiamo già avanti al lancio della seconda fase nel market test in estate, che consentirà la futura espansione di TAP, raddoppiando la capacità di trasporto del gasdotto fino a 20 miliardi di metri cubi annui”.
La società autodefinisce il progetto TAP come “un Transmission System Operator che fornisce capacità agli shipper interessati al trasporto di gas naturale verso numerosi mercati in Europa. Quale nuova rotta di importazione, il Corridoio Meridionale del Gas favorisce la sicurezza energetica dell’Europa, la progressiva integrazione dei mercati e il percorso di decarbonizzazione intrapreso dall’Unione.”
Affermazioni che vanno in rotta con chi, invece, sostiene che il gas sia una fonte di energia vecchia, in via di superamento, come il petrolio e il carbone, di certo non meno inquinante. Infatti, il gas metano è uno dei gas maggiormente responsabili dell’effetto serra e climalterante, con un impatto decisamente maggiore rispetto all’anidride carbonica.
Tra l’altro non permetterebbe la tanto decantata “decarbonizzazione”, che non significa -come si continua ad equivocare- abbandono del “carbone”, ma del “carbonio”. La parola più corretta sarebbe “defossilizzazione”, cioè progressivo abbandono delle fonti fossili (petrolio, carbone, gas naturale) e sostituzione con fonti rinnovabili.
In questo periodo alcuni media hanno parlato, con scarso spirito critico, di ristori a favore dei Comuni salentini, di operatività del gasdotto TAP e di una prossima riduzione delle bollette del gas.
Ma a smentire certe affermazioni è Potì, il quale chiama in causa, in particolare, “le notizie di stampa e tv apparse o mandate in onda nelle giornate di venerdì 1 gennaio 2021 e sabato 2 gennaio 2021 su TgR Rai3 regione Puglia, Tgcom24, Tg4, Studio aperto, Corriere del mezzogiorno/Puglia e tante altre, in merito alle quali il primo cittadino “ritiene opportuno e urgente fornire notizie corrette e chiedere approfondimenti e rettifiche in modo da riportare in maniera chiara, inequivocabile e certa la notizia stessa. Non è tollerabile, per uno Stato democratico e libero, divulgare queste informazioni, senza verificarne le fonti e la veridicità delle stesse”.
“False notizie sui ristori”
In primo luogo il Sindaco smentisce “che il Comune di Melendugno, così come tanti altri comuni interessati dall’approdo del gasdotto, abbiano accettato somme a titolo di ristoro, indennizzo o compensazione (!?) da parte di società private come Tap, tra l’altro nella misura completamente inventata di 25 milioni di euro in media per ogni comune interessato!
Trattasi di notizia palesemente falsa.”
A tal proposito ha annunciato la riserva “di adire le vie legali per difendere l’onorabilità dell’Ente e per garantire la correttezza delle informazioni e ristabilire la verità. Le stesse società private sono invece, proprio in questo momento, imputate in un processo penale in corso presso il Tribunale di Lecce.”
“In detto processo -aggiunge- si è già svolto un incidente probatorio nel corso del quale quale i periti nominati dal Tribunale hanno sostenuto che l’opera presenta importanti aspetti di illegittimità. Sulla base di tali rilievi, Tap e i manager della multinazionale sono stati rinviati a giudizio con contestazione di numerosi reati, tra cui quello concernente l’abusività dell’intera opera per illegittimità di alcune autorizzazioni rilasciate dallo Stato.”
“Il gasdotto non è ancora operativo”
“Non corrisponde poi al vero che al 31/12/2020 sia transitato il gas nelle condutture di tap e fino alla rete nazionale dei gasdotti, solo per il semplice fatto che non risulta completato, verificato né collaudato il tratto di gasdotto di competenza Snam da Melendugno fino a Mesagne (Brindisi).”
Il tratto SNAM è complementare a TAP e, senza questa infrastruttura, il gas non potrebbe essere immesso nella rete nazionale e rimarrebbe confinato nella centrale PRT di Melendugno.
“Nessun risparmio in bolletta”
“Riteniamo infine -prosegue Potì- che dall’opera non deriverà alcun risparmio nelle bollette del gas per gli utenti italiani, circostanza comunque che al momento non si è sicuramente verificata, come potranno verificare i cittadini leggendo le loro bollette.”
In realtà, annunci a parte, i precedenti non farebbero presagire una riduzione, ma addirittura un aumento delle bollette.
La richiesta di una “corretta informazione”
“Tanti sono le criticità ed i lati poco chiari -conclude-dietro a quest’opera, da approfondire e divulgare, come peraltro fatto da Report e dall’Espresso in importanti servizi giornalistici.”
E per questo chiede:
– che le testate giornalistiche sopra citate procedano ad urgente rettifica delle predette notizie nel senso innanzi indicato;
– che sia concesso al Comune di Melendugno ed alle associazioni e comitati “No Tap” possibilità di smentire le informazioni diffuse, offrendo idoneo e analogo spazio sui giornali e sulle TV sopra indicate, nel rispetto del diritto al contraddittorio.Tanto si chiede per consentire una corretta e completa informazione su un argomento di rilevante interesse pubblico e per la salvaguardia dei diritti democratici.
Distinti saluti
Marco Potì
Associazione Bianca Guidetti Serra”