Pubblicato ad aprile il primo tomo della trilogia “Er-gŏth – Attraverso l’oblio”, di Alessandro Giannotta, specializzando in neuroscienze. Un viaggio coinvolgente e introspettivo attraverso il protagonista Syrus.
Si chiama “Er-gŏth – Attraverso l’oblio” l’opera letteraria di esordio di Alessandro Giannotta, giovane salentino, medico specializzando in neurologia e neuroscienze. Si tratta di un trilogia, di cui è stato pubblicato il primo tomo nel giorno di Pasqua, scelto dall’autore in quanto “giorno della rinascita”. L’uscita del secondo tomo è prevista a breve, mentre il terzo sarà pubblicato, probabilmente, ad inizio 2022.
Er-gŏth è un romanzo non facilmente inquadrabile in un genere. Contiene i classici elementi un “fantasy”, tradizionalmente ambientato nei tempi antichi, ma con molti elementi di modernità. La suspense delle avventure raccontate, invece, sono tipiche del thriller.
Per quanto “fantastico”, il mondo narrato da Alessandro Giannotta è decisamente reale, ma con la leggerezza dello stile romanzesco.
Il protagonista Syrus, privo di qualsiasi ricordo del suo vissuto, nella sua avventura si trova a (ri)scoprire il mondo, con l’ingenua curiosità di un bambino che osserva qualsiasi cosa a lui nuova, ma con la maturità di un adulto e la conoscenza acquisita grazie al suo mentore, suo compagno di cella prima dell’evasione.
Syrus, davanti ad ogni situazione, riflette, analizza, si pone delle domande, giunge a delle conclusioni, talvolta affrettate, che poi si trova, suo malgrado, a rivedere o a rimettere in discussione.
“Er-gŏth – Attraverso l’oblio” è un libro che ruota intorno al concetto della memoria, alle prigioni materiali e immateriali, ma è, più o meno indirettamente, anche una continua riflessione di tipo sociologico e antropologico, che riguarda le dinamiche e vizi di una società complessa, il pregiudizio, la paura intesa sia come emozione che come fonte di decisioni irrazionali.
Le vicende narrate assurgono a simboli e metafore dell’esistenza umana, sia come individuo che come parte di un gruppo organizzato.
La formazione medica di Alessandro Giannotta, e nello specifico, nel campo della neurologia, si riflette sul contenuto del racconto. Tuttavia si evidenzia anche l’influenza della filosofia di Thomas Hobbes, in particolare quella del “Leviatano”.
La narrazione è fluida e disinvolta, il lessico è ricco e ricercato, senza mai appesantire la lettura che, anzi, risulta molto piacevole ed appassionante. La cura minuziosa dei dettagli nella descrizione di cose, personaggi, ambienti, situazioni, emozioni, è efficace e riesce a trasportare il lettore dentro la storia, quasi rendendolo testimone delle avventure che il protagonista affronterà. Il racconto è discorsivo e coinvolgente, una pagina tira l’altra.
Scheda del libro
Sono ben due le prigioni che circondano come amnios l’esistenza di Syrus. La prima, fatta di vere grate e mattoni, è quella reale, concreta; la seconda, ancora più asfissiante, è rappresentata dall’oblio di un’amnesia pressoché totale. Syrus non conosce il suo passato, non sa da chi né perché sia stato imprigionato o, più semplicemente, non lo ricorda. Ma poi, inaspettatamente, Syrus riesce a evadere dalla prima delle due prigioni in cui è rinchiuso, e come tale viene al mondo. Così, come un neonato privo di memorie ed esperienza, lui muove i primi passi alla ricerca di risposte a tutti i suoi perché. Può contare soltanto sulla protezione di un’armatura e di una spada, e sulla sacca contenente l’Er-gŏth, l’unica cura contro le mortali e devastanti Endemie che piegano il mondo da tempo immemore; inoltre, Syrus porta con sé anche un nome attorniato dal mistero: Antonio Avenicci. Una volta uscito, la sua iniziale meraviglia sarà paragonabile a quella di un bambino, ma a poco a poco, come invece accade agli adulti, Syrus dovrà scontrarsi con il mondo intorno e capire quale realtà si annidi davvero dietro le sue innumerevoli parvenze. Er-gŏth è dunque una fuga, un viaggio, una liberazione, una continua e agognata ricerca di risposte. E’ un mondo con proprie regole, vicende, vite e una storia intricata dal finale inaspettato. Er-gŏth è infine un libro, un fantasy e un thriller insieme, ma potrebbe non essere né l’una e né l’altra cosa; perché, in fin dei conti, non è quello che ti aspetti.
Il libro è disponibile sia in formato cartaceo che in ebook.
Tributi
Il libro vanta la prefazione del Prof. Enrico Vricella, filosofo e psicologo, e gli interventi del Prof. Simone Rossi, tra le menti più brillanti delle neuroscienze a livello internazionale, del manifesto della scrittrice Vittoria Haziel, scrittrice di alta caratura e altra storia, Simon Di Dio, artista poliedrico e di Aleksandar Stamenov, che ha anche curato l’illustrazione di copertina.
Un ulteriore tributo, l’autore, lo riserva all’amico Sebastiano Micocci, il qualche ha fornito un importante contribuito alla grafica del libro.