Sabato 28 agosto, a Taranto, medici e pazienti guariti a favore della cure domiciliari Covid precoci. Obiettivo rendere ufficiale la terapia ed evitare le ospedalizzazioni.
Il Covid, malattia causata dal virus Sars-Cov-2, se trattata con terapie adeguate e tempestive si cura a casa senza arrivare a conseguenze drammatiche ed evitando le ospedalizzazioni.
Sono diverse decine di migliaia i casi di pazienti Covid guariti a casa in pochi giorni, in virtù di un’assistenza sanitaria e un trattamento sanitario con terapie domiciliari ricevuto precocemente già dalla notizia della positività al virus o dallo sviluppo dei primi sintomi ricollegabili a questo patogeno.
Questo è stato reso possibile grazie a quei medici che, in tutta Italia, hanno deciso di disattendere il protocollo ministeriale della vigile attesa, considerato inefficace e dannoso, e studiando diverse soluzioni efficaci e tempestive, agendo secondo scienza e coscienza, assumendosene le conseguenti responsabilità.
Questa iniziativa è stata portata avanti, tra gli altri, dai medici del Comitato Cura Domiciliare Covid-19 e dell’Unione per le Cure I Diritti e le Libertà, che da tanti mesi ormai stanno cercando di dare evidenza a queste cure e di avviare un dialogo costruttivo con il Ministero della Salute affinché possa essere ufficializzata la cura domiciliare contro il Covid-19 e messa disposizione, quindi, di ogni medico. Al momento si contano circa 1200 professionisti in tutta Italia che hanno aderito a questa iniziativa, offrendo le loro competenze gratuitamente, anche online, ai cittadini che ne fanno richiesta.
Si tratta di una terapia a cui si è giunti non casualmente, ma attraverso attenti studi di tipo medico e farmacologico, sulla base della letteratura scientifica disponibile in materia e con il confronto.
Presto saranno resi pubblici i dati ufficiali sull’efficacia della cura domiciliare contro il Covid. Secondo quanto dichiarato dalla portavoce, Valentina Riganò, da una raccolta empirica di dati raccolti dall’attività svolta da 10 di questi medici, durante la seconda ondata (nello scorso autunno) 904 pazienti su 906 sarebberoguariti e solo in due casi si sarebbe resa necessaria l’ospedalizzazione. Due pazienti, peraltro in età avanzata, sarebbero deceduti; in un caso il decesso sarebbe avvenuto successivamente alla guarigione e non è noto se la causa sia ascrivibile al Covid.
Alcuni di questi professionisti saranno a Taranto, sabato 28 agosto alle ore 20.30, in piazza Maria Immacolata, non distante dalla parte storica della città ionica. Parleranno della “cura del malato in scienza e coscienza”, ma anche dell’assistenza, del volontariato di questi professionisti, e dalla vicinanza e dell’ascolto del paziente, purtroppo spesso venuto a mancare in questo ultimo anno e mezzo.
Parleranno anche di quello che hanno definito “inspiegabile silenzio dei media sul tema cure domiciliari”. Alla conferenza saranno presenti anche alcuni dei pazienti guariti grazie alla cura domiciliare, i quali condivideranno con la piazza la loro esperienza.
E’ previsto anche l’intervento dell’avvocato Erich Grimaldi, presidente del Comitato Cura Domiciliare Covid-19 e dell’Unione per le Cure, I Diritti e le Libertà, il quale spiegherà, dal punto di vista di questi due enti, “cosa non ha funzionato nella sanità territoriale durante l’emergenza Covid-19 e di come la stampa nazionale, tranne poche eccezioni, non ha avuto il coraggio di analizzare con trasparenza cosa stava accadendo e cosa stia accadendo ancora oggi”.
“Inoltre -spiega l’avv. Grimaldi- verrà relazionata la decisione della Regione Sardegna di protocollare le cure domiciliari del nostro comitato, quali strumento per I medici di medicina generale per il supporto domiciliare al Covid. Saranno medici e cittadini guariti dal Covid grazie ai professionisti del gruppo.”
Oltre che sui medici, l’iniziativa della cura domiciliare contro il Covid conta sul supporto di diversi altre figure professionali, tra cui psicologi, psicoterapeuti e psichiatri, farmacisti, dietisti e biologi nutrizionisti.
Gli organizzatori tengono a sottolineare che la conferenza territoriale non è assolutamente “no-vax”, come invece certa stampa, con superficialità o con malafede, aveva sentenziato.
L’obiettivo è quello di diffondere la conoscenza il confronto, per fornire una risposta sanitaria quanto più corretta ed efficace possibile.
Qui è possibile visualizzare la diretta dell’intero evento trasmessa ieri: