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Un nuovo, importante crollo della falesia si è verificato in località “Porto Vergine”, a Santa Cesarea Terme. Meno di un anno fa, nella stessa zona, era avvenuto un primo cedimento del costone.
Un ennesimo cedimento della falesia si è verificato a Santa Cesarea Terme. A cedere, una consistente porzione del costone roccioso in località Porto Vergine, nei pressi della rampa d’accesso al porticciolo.
Il crollo non ha provocato danni a persone, ma ha causato la chiusura di parte della carreggiata di via Fontanelle, che si affaccia sulla zona franata. Risale al 22 marzo 2017 un precedente cedimento del costone nella stessa località. In quell’occasione, si era innescato un botta e risposta tra Maggioranza e Minoranza in consiglio comunale sugli interventi per garantire la sicurezza della località.
Il capogruppo di minoranza, Daniele Cretì, aveva dichiarato: “Si sta sottovalutando incredibilmente la pericolosità della zona e da cittadino del posto non posso evitare di evidenziare la totale assenza dell’amministrazione su un tema così importante e delicato. Noi, come amministrazione, appena ricevuto il finanziamento Cipe ci siamo attivati per sfruttarlo al meglio, nonostante l’esiguo tempo a disposizione – circa tre mesi – e la seguente campagna elettorale; la palla è passata poi alla nuova maggioranza, che nonostante quattro anni e la possibilità di usufruire di un cospicuo finanziamento di ben 5 milioni di euro da noi ottenuti, non ha praticamente mosso un dito: con quale faccia si presenteranno alle prossime elezioni?
Sottovalutato anche lo stato di degrado della falesia in località “Ciolaro”. Se venisse a crollare il Ciolaro, Santa Cesarea Terme si ritroverebbe praticamente spezzata in due, con le derivanti interruzioni di importanti strade di comunicazione che andrebbero a sommarsi ai drammatici rischi per abitanti del posto, villeggianti e immobili della zona”.
Il sindaco della località termale, Pasquale Bleve, aveva prontamente replicato alle accuse: “I 5 milioni utili a mettere in sicurezza la falesia erano presenti nelle casse del Comune ben prima del mio insediamento come sindaco. Il mio predecessore e la sua amministrazione, però, non hanno fatto praticamente nulla per attivarsi al riguardo, nonostante i diversi mesi che ancora restavano a loro disposizione all’epoca. Cosa che invece ha fatto immediatamente l’attuale maggioranza, che sin dai primi giorni ha fatto il possibile per far fruttare al meglio tale tesoretto, tenendo presente che certe cose o vanno fatte bene o non vanno fatte proprio. Tra progetti, incontri con esperti ed organi competenti la strada verso la conclusione dell’iter burocratico è stata lunga e tortuosa, ma finalmente nel febbraio del 2017 è stato ricevuto il nulla osta della Regione che permetterà la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza di ben 800 metri di costa a Santa Cesarea Terme”.
Oggi, Daniele Cretì interviene nuovamente sulla questione: “E’ passato quasi un anno da quando il Sindaco dichiarava l’imminente inizio dei lavori di consolidamento, ma nulla si è ancora mosso, e questo è semplicemente assurdo. Da cittadino, mi vergogno perché, come già detto, da cinque anni il Comune di Santa Cesarea Terme ha a disposizione 5 milioni di euro per risolvere il problema. In cinque anni non è stato fatto nulla per mettere in sicurezza le località Ciolaro, Porto Vergine e Fontanelle e per garantire l’apertura delle discese a mare. Tra pochi mesi arriverà nuovamente la stagione balneare e noi avremo ancora tutte, o quasi tutte, le discese a mare chiuse. Questa è la realtà dei fatti, altro che cambiamento”.
Articolo pubblicato in origine su TagPress