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FSE stringe accordo con Siemens. Si pensa al modello Vienna per il trasporto pubblico locale nel Salento, con sistema rapido, efficiente ed ecosostenibile.
Siamo giunti finalmente ad una svolta nel campo del trasporto pubblico locale nel Salento? FSE, principale società di trasporti pubblici della regione Puglia ha stretto un accordo con la società tedesca Siemens, al fine di studiare un sistema di mobilità intelligente (“smart mobility”), moderno, efficace, ecocompatibile ed efficace.
A rendere noto l’avvio di una collaborazione con il colosso tedesco è una comunicazione della Regione Puglia, Ente a cui è affidata la gestione della società Ferrovie del Sud-Est e che nel 2016 con molta probabilità ne acquisirà dal Ministero dei trasporti anche la proprietà.
Regione e Gruppo Siemens hanno messo su un gruppo di lavoro per varare un piano da sottoporre al Ministero. Occorre ripensare l’idea di trasporto pubblico che finora ha prevalso nel Salento, inadeguata, frammentata, inefficiente ed incompleta.
L’obiettivo della Regione è ambizioso e se realizzato porterebbe grandi benefici per un territorio rassegnato all’utilizzo dell’automobile ed incapace di garantire una mobilità adeguata alla grossa mole di turisti che ogni anno fanno visita al nostro territorio e a tutti coloro sono sprovvisti (temporaneamente o perennemente) di un’auto e della patente di guida.
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“Le Ferrovie del Sud Est possono così diventare un caso scuola – si legge nella nota della Regione – che dimostri che è possibile l’interazione tra un territorio estremamente popoloso ed affetto da croniche mancanze di mezzi di trasporto efficaci ed efficienti ed un sistema di mobilità capillare e innovativo basato sui seguenti capisaldi:
a) ripristino e ammodernamento della rete ferroviaria esistente;
b) creazione presso ogni stazione di fermata di green hub destinati alla mobilità elettrica;
c) utilizzo di parte del potenziale rappresentato dalle energie rinnovabili presenti sul territorio come fonte di approvvigionamento della risorsa energetica;
d) gestione integrata della Ferrovia intesa come vera e propria Metropolitana di superficie, in grado quindi di connettersi (guidandolo) al sistema dei trasporti locali.
Un trasporto così è ormai irrinunciabile visto lo straordinario sviluppo turistico del Salento (in tutte e tre le Provincie di Lecce, Brindisi e Taranto)”.
Nella nota si fa anche riferimento al processo di decarbonizzazione annunciato nelle scorse settimane dal Presidente della Regione Michele Emiliano, che però risulta assai più controverso del piano per la “smart mobility”, in quanto va ad interessare il gasdotto TAP e l’ipotetica riconversione dell’Ilva di Taranto, della centrale termoelettrica Enel di Cerano e del petrolchimico di Brindisi.
Tornando al modello di trasporto pubblico pensato per le tre province del Salento, il modello di riferimento è quello adottato dalla città di Vienna, progettato proprio dal gruppo Siemens. I risultati dello studio dovrebbero essere presentati per l’inizio di marzo, per poi essere trasmessi al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. A quel punto la Regione ed il Ministero dovranno poi trovare un percorso comune.
I tempi non saranno brevissimi, ma si spera che finalmente si arrivi ad una svolta sul concetto di mobilità nel Salento e realizzare quel progetto di metropolitana di superficie di cui da anni si parla senza azioni concrete.
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