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Paura in questi giorni per gli effetti del maltempo sul Salento e il presidente della Cantine Due Palme teme per la produzione vinicola
Una nazione spaccata e metà dal maltempo; da una parte sole e temperature estive, dall’altra pioggia e nubifragi e clima tipicamente autunnale. Al contrario di quanto solitamente accade, però, quest’anno è il meridione il bersaglio della bassa pressione che da circa una settimana sta portando pericoli e disagi alle popolazioni e alle attività agricole.
Nemmeno il Salento è rimasto immune dalla furia di pioggia e venti. Nella giornata di ieri Lecce è stata vittima di una bomba d’acqua che ha mandato in tilt il traffico automobilistico, oltre a quello ferroviario degli scorsi giorni, e abbattuto un albero nel quartiere Santa Rosa che ha poi danneggiato una vettura. Come ha illustrato Meteoweb.eu, dall’inizio del mese a Lecce sono caduti 250mm di acqua, un dato sicuramente caratteristico dell’area monsonica, non certo per l’Italia meridionale. I dipendenti della sede della Regione Puglia di via Aldo Moro sono stati rimasti bloccati all’interno, mentre a causa della violenta pioggia e della scarsa visibilità si è bloccato il traffico sulla SS 101 Lecce-Gallipoli.
Situazione identica anche in altri comuni dell’hinterland, con strade completamente allagate e con la grandine che in alcuni casi ha danneggiato lamiere e parabrezza, mentre numerose sono state le segnalazioni di sottopassaggi allagati e alberi sradicati. Paura anche a Santa Cesarea Terme dove questa mattina, come anche ieri, è stata avvistata una tromba d’aria marina che fortunatamente si è spenta prima che raggiungesse la costa, non causando danni di alcun tipo.
Danni materiali, ma non solo. E’ infatti l’agricoltura che sta registrando la situazione più grave, soprattutto riguardo il comparto vinicolo. L’allarme è stato lanciato da Angelo Maci, Presidente della Cantine Due Palme di Cellino San Marco, che non ha escluso una perdita del 50% della produzione delle uve se dovesse continuare questa ondata di maltempo: “Tali eventi eccezionali, sia per il periodo sia per l’ingente quantità di acqua caduta, con piogge che hanno totalizzato circa 200 mm complessivi in appena 6 giorni, unitamente ad alti tassi di umidità persistenti in periodo di inizio vendemmia, stanno provocando muffe e marciumi su tutte le cultivar di uva in genere. Il persistere delle piogge e la quantità eccezionale caduta nei terreni vitati, non permette ai viticoltori di poter iniziare le operazioni di vendemmia, ma soprattutto non dà la possibilità di utilizzare vendemmiatrici, trattrici e agevolatrici in genere per raccogliere le uve. I terreni risultano intrisi di acqua come nel periodo invernale e molti sono completamente allagati. Ad oggi dei 2400 ettari vitati di proprietà dei soci della cooperativa Due Palme ne sono stati raccolti solo 400, appena il 15%. Restano da raccogliere ancora 2000 ettari“.
Per molte aziende, inoltre, Maci teme addirittura la perdita totale della produzione. Una situazione di assoluta emergenza che sarà al centro dell’assemblea straordinaria dei soci della Due Palme che si terrà questo pomeriggio e nel corso della quale verrà confermata la necessità di chiedere l’intervento delle istituzioni, e in questo senso lo stesso Maci si è già attivato con una lettera indirizzata ai rappresentanti nazionali e regionali.
Pubblicato originariamente su TagPress.it