Aumentano Sindaci che vietano l’applicazione delle misure del Decreto Martina che impongono uso massiccio di Pesticidi. Salvemini ha piena fiducia nella scienza (non quella medica), Fitto e De Castro plaudono. Di Gioia annuncia sanzioni.
E’ sorto un equivoco intorno alla vicenda legata al contestatissimo Decreto Martina, che riguarda le contestazione e le iniziative di opposizione al provvedimento governativo.
Il quadro che rischia di essere delineato è quella di un’opposizione cieca a qualsiasi uso di pesticidi piuttosto che alle specifiche misure previste dal decreto.
E’ chiaro che sono in tanti che da tempo si battono per una progressiva riduzione o per l’abbandono totale dell’uso di insetticidi ed erbicidi in agricoltura, ma in questa vicenda i soggetti che si stanno opponendo, almeno in gran parte, lo stanno facendo in maniera molto circostanziata. D’altro canto lo stesso Martina si era impegnato in campagna elettorale a raggiungere l’obiettivo “zero pesticidi” entro il 2025, salvo renderne obbligatorio l’uso, anche di quelli più pericolosi, in Puglia.
Nel programma PD dell’ultima campagna elettorale è scritto:
Vogliamo puntare sulla rigenerazione urbana e difendere il suolo con la legge contro la cementificazione e con l’azzeramento dell’uso dei pesticidi entro il 2025, anche per consolidare il primato europeo nel biologico.
Pippi Mellone, Sindaco che ha vietato l’applicazione del Decreto Martina (della parte in cui impone l’uso di insetticidi) bisogna precisare – con la sua ordinanza consente comunque l’uso di pesticidi autorizzati, nei tempi e nei modi consentiti dalla legge generale.
I colleghi Sindaci che hanno seguito il suo esempio sonoal momento quelli di Nociglia, Galatone, Gallipoli, Neviano, Melendugno, Galatina, Muro Leccese, Scorrano, Lizzanello, San Michele salentino (Brindisi) ai quali potrebbero aggiungersene altri.
A Zollino lo scorso 3 maggio è stata approvata una delibera di Giunta comunale in cui si vieta sul territorio di propria competenza l’uso di prodotti nocivi nelle aree frequentate dalla popolazione e da gruppi vulnerabili di persone (parchi e giardini pubblici, campi sportivi, aree ricreative, zone di interesse storico-artistico e paesaggistico, locali commerciali e le abitazioni ad uso residenziale), in conformità, peraltro, a quanto disposto d un altro decreto ministeriale, ossia il “Piano di azione nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari”, finalizzato alla tutela dell’ambiente e della salute.
E’ stato il primo Comune ad opporsi vietando, a scopo cautelativo e precauzionale, l’uso di pesticidi o prodotti fitosanitari di potenziale pericolo, quali sostanze riconducibili ai neonicotinoidi (acetamiprid, imidaclopramid) ed erbicidi (glifosato), a tutela e salvaguardia della salute pubblica, della biodiversità e della salute umana e animale, nonché dell’ambiente, anche al fine di tutelare da possibili e potenziali contaminazioni il suolo, l’acqua e più in generale i prodotti agricoli, basandosi sulle posizioni espresse dalle organizzazioni mediche.
Il Comune di Zollino ha inoltre deciso di chiedere formalmente la revoca del Decreto Martina e di dare mandato ad un legale per impugnare il provvedimento davanti al TAR.
La contraddizione tra il Decreto Martina e il Decreto PAN è stata sottolineata anche dal Sindaco di Galatone, Flavio Filoni, il quale sostiene la necessità di ricorrere a ‘mezzi alternativi, meccanici, fisici, biologici’ e definendo incomprensibile la ragione per la quale siano stati inseriti in queste misure speciali anche l’uso di pesticidi a base di neonicotinoidi considerati, responsabili della morìa delle api e degli insetti impollinatori e utili all’agricoltura e alla biodiversità.
Carlo Salvemini: ‘Fiducia nella scienza e nelle istituzioni’, ma la decisione fa discutere
Va decisamente in controtendenza il Sindaco di Lecce Carlo Salvemini, il quale esprime fiducia incondizionata nella scienza (non quella medica, evidentemente) e nelle decisioni del Governo e dell’Unione Europea.
Motiva la sua decisione per il ‘rispetto che si deve ad un tema così delicato, che mi impone di avere fiducia negli organi sovraordinati dell’ordinamento dello Stato su questioni così complesse’ e aggiunge che ‘non può essere dimenticato che possono essere impiegati per i trattamenti indicati esclusivamente i prodotti fitosanitari autorizzati dal Ministero della Salute e dalla Commissione Europea, sempre secondo le condizioni d’uso ammesse.’
‘Ho fiducia – spiega – nella decisione della Ue e del Governo italiano, e nella scienza che indica le misure più adeguate per il contenimento di una devastante epidemia batterica che colpisce i nostri ulivi, devasta il nostro paesaggio, colpisce la nostra economia.’
Ma nell’assise comunale non tutti sono dello stesso avviso. Il Consigliere di opposizione Gaetano Messutti sostiene che la questione non può lasciare il Comune di Lecce indifferente e per questo chiede la convocazione di un Consiglio comunale monotematico, inerente la “Incidenza epidemiologica tumorale e cronica, riveniente sul nostro territorio in seguito all’attuazione del Decreto Martina”, con la partecipazione delle massime autorità regionali medico-scientifiche e dei sindaci dei comuni contermini e la deputazione del grande Salento”.
Il duo Fitto – De Castro: ‘Salvemini fa bene’. Gli fa eco Stefàno
Sostegno a Salvemini arriva anche dagli europarlamentari Raffaele Fitto e Paolo De Castro, che ormai fanno coppia fissa, i quali gridano all’unisono: ‘Basta “santoni” nell’Agricoltura pugliese!’
Queste le parole dei europarlamentari salentini con il debole per la scienza:
‘Dopo i disastri procurati in questi anni affermano è ora di dire chiaramente se si sta con la Scienza o si deve correre dietro a pseudo ambientalisti che, purtroppo, in alcuni casi rivestono anche ruoli pubblici e quindi producono danni peggiori con i loro provvedimenti.
Gli insetticidi previsti proseguono nel decreto sono autorizzati non solo dal Ministero della Sanità, ma dalla Commissione Europea che affida all’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) il minuzioso controllo che viene svolto da un gruppo di scienziati altamente qualificati. Noi ci fidiamo di loro! Ci fidiamo della parole di chi, come il professor Martelli, oggi spiega che sono da sempre stati usati (anche nell’agricoltura biologica) e che i risultati, quelli positivi, che la nostra Agricoltura ha raggiunto negli ultimi 50 anni è dovuto anche al loro uso”.
E allora bene ha fatto il sindaco di Lecce proseguono a non imbarcarsi in questa crociata senza senso e senza scienza. Chi ha ruoli istituzionali non dovrebbe mai cavalcare ondate populistiche così pericolose che nel Salento hanno già prodotto danni irreparabili’.
Anche il Senatore otrantino Dario Stefàno dà l’approvazione a Salvemini:
‘Dopo il fronte degli ambientalisti, quello dei complottisti, dei cantanti e degli attori, delle sedi giudiziarie e dei politici risolutori o delle inutili task force, ora si è aperto anche quello dei sindaci che si oppongono all’unico rimedio possibile di lotta, quella al vettore che diffonde la malattia. Io sono con Carlo Salvemini che ha saputo assumersi la responsabilità di non opporsi perché occorre rispettare la legge e seguire la strada tracciata dalla scienza.’
Dare del “santone” a chiunque si opponga o pone dei dubbi sulle decisioni e sul lavoro svolto nel contrasto a xylella e CoDiRO è la formula consolidata per attaccare le posizioni avverse, siano esse espresse da contadini, medici, scienziati, ambientalisti, amministratori, politici, magistrati. C’è un’unica verità e una sola scienza: quella a cui si vuol credere.
Poco importa se a contestare le misure imposte dal Decreto Martina siano state soprattutto persone di scienza come medici, (LILT, ISDE, Ordine dei Medici di Lecce), l’entomologo dell’Università di Bari Francesco Porcelli, la docente di Medicina Veterinaria presso l’Università di Bari Mariella Tantillo.
In un unico calderone ci finiscono tutti, compresi gli agricoltori BIO e gli apicoltori, che vedono minacciata la loro attività.
Si tende a dipingere un quadro dove ad opporsi siano solo dei personaggi fanatici e incoscienti che conducono una crociata contro la scienza.
Fragola: ‘Ordine dei Medici non è scienza di serie B o un covo di estremisti populisti’
Il Consigliere Massimo Fragola, appartenente alla maggioranza che sostiene Salvemini, esprime stupore per la scelta del Sindaco e aggiunge:
‘Non possiamo credere che la Commissione Ambiente e Salute dell’Ordine dei Medici di Lecce possa essere considerata espressione di una scienza di serie B o un covo di estremisti populisti. Né possiamo credere, come i maligni vanno dicendo, che questa alzata di scudi sia figlia di una linea d’azione dettata da una parte politica della maggioranza, che oggi si trova stretta tra rappresentare i cittadini ed essere rappresentata da un segretario reggente come Martina, che, da ministro, ha gestito in maniera approssimativa questa delicata vicenda’.
E’ evidente che il problema degli effetti sulla salute, nelle sedi decisionali, passa in secondo piano rispetto a quella che è stata elevata come esigenza primaria, cioè quella di uccidere il maggior numero di esemplari dell’insetto vettore.
Di Gioia: ‘Usate i pesticidi’
Per Emiliano ‘la disobbedienza civile alle leggi, ovviamente, non esiste. Quello che esiste è la possibilità di operare delle modifiche in fase applicativa del decreto, che lo rendano compatibile con lo specifico della nostra agricoltura.’
‘Ed è quello che la Regione Puglia sta tentando di fare – afferma il Governatore – con un’opera di mediazione che farà arrabbiare sia i cultori dei pesticidi, sia coloro che non li desiderano’.
E intanto ‘la Regione Puglia è pronta a valutare e mettere in campo un’attività di contrasto alle ordinanze dei sindaci che immotivatamente vietano l’utilizzo di alcuni prodotti’, dichiara l’Assessore alle Risorse agroalimentari Leonardo Di Gioia, invocando ‘un decreto legge che semplifichi gli interventi da parte dei nostri uffici’ e annunciando sanzioni contro chi non ottempera alle misure del Decreto Martina.