Scoperti rifiuti tombati di vario tipo nel sottosuolo di un’area di Tuglie di circa 2700 metri quadrati, a seguito del crollo di un muro di cinta provocato dal violento nubifragio dei giorni scorsi.
Tutti i nodi vengono al pettine, prima o poi, e in questo caso è stato un nubifragio a mettere a nudo la vergogna dei rifiuti tombati in un terreno di Tuglie.
L’intensa pioggia dei giorni scorsi, infatti, ha fatto crollare un muro di recinzione di una piazzetta, in località “Mazzucchi”, facendo affiorare dal sottosuolo una discarica abusiva, con rifiuti di vario genere, da fusti in alluminio contenitori di vernici e pitture, a materiale di risulta, da plastiche a metalli, tra cui rifiuti pericolosi, per un’area di circa 2700 metri quadrati (0,27 ettari).
Dopo la denuncia di alcuni cittadini residenti e del Sindaco, Massimo Stamerra, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Sannicola e del Noe (Nucleo operativo ecologico) di Lecce, i quali hanno sottoposto l’area a sequestro e hanno iniziato i rilevamenti.
I militari stanno conducendo le indagini per individuare ii responsabili, anche se il compiti non certo dei più agevoli. Probabilmente si tratta solo della punta dell’iceberg, poiché sono tanti i terreni nel Salento, non solo a Tuglie, che ospitano nel sottosuolo dei rifiuti tombati, anche pericolosi.
Il boss della Camorra Carmine Schiavone indicò il Salento come terra in cui sarebbero stati spediti importanti carichi di rifiuti industriali da smaltire illegalmente. Tuttavia ancora sono state trovate poche discariche rispetto a quanto riferito da Schiavone e si presume quindi che, se le sue dichiarazioni rispondono al vero, solo una minima parte di essere sia stata scoperta.
A ciò si aggiunga che è stata pratica diffusa anche da parte di cittadini incoscienti di disfarsi in questo modo di rifiuti, senza curarsi della loro pericolosità.