Anche gli studenti si mobilitano e scendono in piazza in tutta Italia, aderendo allo sciopero generale. Anche Gallipoli risponde e il movimento studentesco avanza le proprie rivendicazioni.
Oggi a Gallipoli e in decine di altre città in tutta Italia, gli studenti si sono mobilitati per lo sciopero generale indetto da diverse sigle sindacali. Gli studenti rivendicano un rientro in sicurezza e si oppongono ai nuovi piani di riforma della scuola presenti nel PNRR, attaccando il Governo Draghi per il sovraffollamento nelle classi e nei pullman, il costo di libri e trasporti, la crescente aziendalizzazione della scuola pubblica e lo sfruttamento in alternanza scuola-lavoro.
“La politica ha fatto poco o nulla per garantire un rientro a scuola in sicurezza” dichiara Francesco Manco, studente e militante del Fronte della Gioventù Comunista, tra le organizzazioni promotrici della protesta «l’anno scorso gli studenti contagiati sono stati oltre 200mila e più di 1milione messi in quarantena. Il ministro dell’istruzione Bianchi dice che non esistono le classi pollaio, ma la realtà che viviamo a scuola è diversa».
Continua Manco: “Le aziende che licenziano e impongono contratti con salari da fame sono le stesse per cui milioni di studenti lavorano gratis in alternanza. Il Governo Draghi con il PNRR vuole rafforzare il modello della scuola-azienda, dove ci insegnano ad essere futuri schiavi. Noi non ci stiamo“.
Gli studenti in sciopero reclamano per contrastare il pericolo di contagio nelle scuole: “un piano per un trasporto pubblico efficiente e gratuito, classi da 15 persone per garantire la salute e la qualità della didattica, assunzioni e stabilizzazioni dei docenti”. Conclude Manco “il governo Draghi non rappresenta gli interessi di studenti e lavoratori. Non saremo noi a pagare il costo della crisi”.