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La proposta per “un Nuovo progetto, un Nuovo Salento”
Per i comitati occorre un “radicale ripensamento dell’intervento secondo un’ottica compatibile con una visione ormai condivisa di crescita, capace di coniugare le esigenze dello sviluppo con la sostenibilità ambientale e, quindi, di investire sulla filiera lungimirante del turismo di qualità, attraverso la tutela e la piena valorizzazione delle risorse paesaggistico ambientali e delle emergenze rurali, storiche e archeologiche, disseminate sull’estremo lembo di territorio salentino interessato dall’opera pubblica”. E aggiungono che “ciò che nei decenni è rimasto immutato (e insoddisfatto) è la domanda di sicurezza e di mobilità di quanti quotidianamente percorrono la S.S. 275. Tale domanda esige una risposta urgente e definitiva da parte degli Enti che ne hanno la competenza e la responsabilità.
Su queste premesse, viene proposto innanzitutto “la immediata cantierizzazione di una rotatoria provvisoria in sostituzione dell’incrocio semaforico esistente sulla S.S. 275 all’altezza di Surano, con funzioni di moderazione e di smaltimento del traffico, particolarmente intenso in ragione della presenza nei dintorni di numerosi centri commerciali, meta di visitatori e acquirenti da ogni parte del Salento.
In secondo luogo, suggeriscono la rapida definizione di una nuova soluzione progettuale per l’ammodernamento della S.S. 275, con allargamento a 4 corsie del tratto da Maglie a Montesano Salentino, mentre nel tratto conclusivo sino a Santa Maria di Leuca, “la messa in sicurezza della viabilità esistente, evitando l’attraversamento dei centri abitati di Lucugnano, di Alessano e di Gagliano del Capo”.
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“La soluzione proposta – sostengono gli attivisti – assicurerebbe la salvaguardia del contesto paesaggistico dell’area, caratterizzata da evidenti tracce di organizzazione, di orientamento e di modellamento del paesaggio agrario di valore identitario e storico (pajare, liame, muretti a secco, cisterne, tratturi etc). Tale contesto, pienamente valorizzato assieme alla viabilità rurale esistente – che in gran parte coincide con antichi tracciati medievali, verrebbe restituito alla fruizione degli abitanti dei luoghi e dei turisti. La ulteriore realizzazione in loco di percorsi ciclabili, nella parte jonica già individuati dal progetto Ciclovia dal Sele a Leuca, finanziato nella Legge di Stabilità, contribuirebbe infine a rendere ancora più attrattivo un territorio e un paesaggio di straordinaria intensità, singolarità e bellezza”.
Le risorse pubbliche che verrebbero risparmiate, andrebbero indirizzate, secondo la proposta, verso interventi di caratterizzazione, di bonifica e di ripristino ambientale dei siti inquinati. “Impegno ineludibile, anche alla luce della drammatica situazione epidemiologica – affermano – della popolazione salentina, denunciata dal Rapporto Ambiente e Salute in Provincia di Lecce, che ne rileva e ne stigmatizza la probabile riconducibilità agli alti livelli di inquinamento ambientale”.
Comitato SOS 275 e associazione Prendi Posizione chiedono un incontro con il Presidente di ANAS, Gianni Vittorio Armani, per sottoporre alla sua attenzione la loro proposta.
Una curiosità da segnalare dell’incontro di venerdì è stata la presenza di due persone, rispettivamente di Montesano e Maglie, che erano accorse per contestare la posizione “rigida” e “negazionista” degli ambientalisti, evidentemente ritenuti responsabili dell’immobilismo nell’adeguamento di questa strada; ma sul finire del dibattito hanno voluto intervenire per dichiarare di essersi ricreduti e di aver capito come stavano effettivamente le cose, complimentandosi con gli attivisti e incoraggiandoli ad andare avanti. Uno di loro, che fa parte della Protezione civile, ha affermato di essere pieno di rabbia, per il numero di persone che hanno perso la vita su quella strada, uno dei quali è proprio il suo figlioccio, Gianluigi Coppola, il 15enne morto pochi giorni fa in un incidente proprio sulla SS 275.
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