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Impressionante quantità di rifiuti pericolosi e rinvenuti in sette discariche abusive. Il Comune procede alla bonifica.
Sono 7 le discariche abusive individuate grazie all’attività di monitoraggio ambientale condotto dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Lecce, sul territorio di propria competenza.
In queste discariche è stata rinvenuta una quantità impressionante di rifiuti di diverso genere, tra cui ben 1800 chili di amianto, 190 mila chili di materiale edile, 300 mila chili di terriccio, 520 chili di rifiuti biodegradabili (perlopiù residui di potature), 400 chili di vecchi elettrodomestici contenenti materiali pericolosi e clorofluorocarburi, circa 100 chili di pneumatici, 1100 chili di ingombranti.
Le discariche, come anticipato, erano dislocate sul territorio di Lecce. Sei di queste si trovavano in aree protette della località marittima di Torre Chianca.
Sono state quindi avviate le operazioni di bonifica nell’ambito dei progetti di salvaguardia ambientale e sanificazione del territorio, da parte del Comune di Lecce, con interventi di rimozione e ripristino dello stato dei luoghi nei termini di legge .
Sono stati, inoltre, predisposti dei piani operativi specifici laddove siano presenti rifiuti speciali pericolosi come l’amianto.
“Appare evidente – commenta Andrea Guido, Assessore alle Politiche ambientali del Comune di Lecce – come il comportamento di qualche furgonista disonesto e di pochi cittadini inquinatori porti un enorme dispendio di energie e di risorse pubbliche per la comunità cittadina intera. Gli interventi in questione, infatti, sono costati ben 50.000 euro all’amministrazione. Soldi che, a parer mio, potevano essere impiegati diversamente se questa gente avesse avuto più rispetto per il territorio, per se stessa e per il prossimo”.
“L’auspicio – aggiunge Guido – è che in futuro si possano cogliere in flagrante queste persone e che le stesse possano essere punite ai sensi delle leggi in vigore che, vi garantisco, sono molto severe. Per ora posso solo aggiungere che a breve ne vedremo delle belle. La nostra rete di videosorveglianza sul territorio pian piano si sta espandendo e, prima o poi penso che qualcuno potrà avere dei grossi rimpianti”.
Articolo pubblicato originariamente su TagPress