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Si tratta del gasdotto TAG, di cui è maggiore azionista SNAM. Incerte le cause e le conseguenze di questo incidente. Aumentano le preoccupazioni nel Salento.
Esplode un gasdotto in Austria e, sebbene accaduto ad oltre mille chilometri di distanza, la notizia scuote si riverbera nel Salento, dove è previsto l’approdo di tre gasdotti e due rigassificatori, senza contare le opere di interconnessione alla rete nazionale.
Il fatto è accaduto Baumgarten dove ha sede il maggiore “hub” di gas d’Europa, vicino alla capitale Vienna. Si tratta di una centrale di cui è azionista principale l’italiana SNAM, alla quale è destinato anche il gas trasportato da TAP, attraverso il progetto (non ancora realizzato) SNAM Rete Adriatica, e che al momento raccoglie il gas che arriva dalla Norvegia e dalla Russia.
Intorno alle 8,45 di questa mattina si è verificata una forte esplosione, seguita da un incendio, che ha provocato un morto e almeno 60 feriti. Non si conoscono le cause dell’incidente né si prevedono le possibili conseguenze sulla distribuzione del gas. La polizia austriaca ha fatto sapere che la situazione è sotto controllo.
La proprietà dell’infrastruttura è della società TAG (Trans Austria Gasleitung GmbH), di cui SNAM è azionista all’85% con partecipazioni dirette. Il restante 15% è in mano a Gas Connect Austria,a sua volta di proprietà del consorzio OMV (51%), e al 49% di SNAM e Allianz.
Preoccupazione nel Salento
Sale la preoccupazione tra gli abitanti del Salento, che si chiedono “Cosa ci stiamo portando in casa?”.
Gli incidenti che interessano i gasdotti non sono affatto rari e anche in tempi recenti si sono verificate delle esplosioni a infrastrutture di proprietà della SNAM.
TAP ha sempre rassicurato che il suo gasdotto sarà sicuro, adducendo a sostegno della propria tesi, che i tubi utilizzati avranno uno spessore di 26,8 mm e che gasdotti con tubi di spessore superiore ai 25 mm, nel periodo 1970-2011, non avrebbero mai registrati incidenti.
Eppure uno studio studio condotto dalla società TRR Tecnologia Ricerca Rischi di Osio Sotto (Bergamo) sulla base della documentazione fornita dalla stessa società TAP, rivela che in caso di incidente il gasdotto potrebbe essere letale nel raggio di 43 metri, provocare lesioni irreversibili fino a 72 metri e lesioni reversibili fino a 124 metri.
Ben diversa è l’analisi dell’ingegner Alessandro Manuelli, che sostiene la presenza di rischi ben maggiori.
Snam: forniture gas Italia garantite da stoccaggi
SNAM con un comunicato precisa che la parte interessata dall’incidente non è gestita da SNAM, ma da GCA Gas Connect Austria. Il flusso di importazioni di gas dalla Russia, così come il trasporto di gas verso l’Italia sono stati sospesi.
Tuttavia il flusso verso il nostro Paese – precisa SNAM – potrebbe essere ripristinato già nelle prossime ore, “se venissero confermate le prime indicazioni sull’assenza di danni alle infrastrutture di trasporto”. Nel frattempo le forniture in Italia dovrebbero essere garantite dagli stoccaggi messi a disposizione dalla stessa SNAM.
Il il Ministero dello Sviluppo Economico, come previsto in queste situazioni, ha dichiarato lo stato di emergenza.
Articolo pubblicato in origine su TagPress