Una studentessa di 18 anni era stata premiata da Repubblica per la sua sensibilità ad un concorso per “i migliori temi degli studenti”. Due mesi dopo voleva sparare e dare in pasto ai maiali Selvaggia Lucarelli per aver preso in giro il matrimonio dei “Ferragnez”.
Li chiamano “haters” (odiatori) o “leoni da tastiera”. Sono coloro che dietro ad uno schermo di un pc, di uno smartphone di un tablet si sentono forti e lanciano le peggiori invettive contro chiunque non la pensi come loro, anche su aspetti di non vitale importanza, fino a lasciarsi andare ad un linguaggio da malavitosi e ad augurare la morte o le peggiori sofferenze a chi c’è dall’altra parte dello schermo e ai suoi congiunti.
Gli “haters” o “leoni da tastiera” possono essere adulti, anziani o ragazzini. Non costituiscono un fenomeno generazionale, ma sono il prodotto della società attuale e di certo i più grandi non sempre danno il buon esempio ai più giovani.
Vittime degli haters sono sia la gente comune, sia le persone in vista. Un episodio curioso e, nella sua tragicomicità, esilarante ha visto come bersaglio di una giovane haters la scrittrice Selvaggia Lucarelli, “rea” di aver criticato o preso in giro, con la sua consueta ironia, il matrimonio dei “Ferragnez”, ossia quello tra Chiara Ferragni e Fedez.
Come immancabilmente accade, ad ogni post della Lucarelli seguono una valanga di commenti rabbiosi, con la schiuma alla bocca, e insulti indirizzati alla scrittrice da parte dei suoi numerosi detrattori.
La Lucarelli è schietta, non le manda a dire, ed anche quando ha preso in giro il matrimonio di Fedez e Ferragni, il copione si è ripetuto. Tantissime persone, soprattutto giovanissimi, si sono scagliati contro le parole della Lucarelli, anche con minacce esplicite, tra cui frasi come:
‘Fai una brutta fine’; ‘tu sei morta’; ‘fai schifo’; ‘hai i giorni contati’; ‘sappiamo dove abiti’…
Ma tra tutti questi leoni da tastiera, uno dei loro profili è stato fatto notare a Mario Calabresi, direttore di Repubblica. Ed è stato lo stesso Calabresi, in occasione della “Festival della comunicazione”, celebratosi nei giorni scorsi, a raccontare in maniera tutto sommato esilarante un aneddoto legato alla persona associata a quel profilo.
‘Ho capito che più facile prendere in giro il Papa, ma se tocchi Ferragnez sei morto’, dice Calabresi. Poi legge alcuni commenti lasciati da questa persona, una ragazzina di 18 anni di Olbia, riferiti alla Lucarelli:
‘Si meriterebbe di essere data in pasto ai maiali dopo un colpo di fucile e mi sporco le mani io volentieri’
E successivamente, la 18enne aggiunge altri commenti:
‘Ma se la gente si sposa a te che ti interessa’; ‘Sei infelice tu lo devono essere anche gli altri’; ‘ma tu stai male! che vittimismo! fatti curare!’; ‘poi non lamentarti se la gente ti vuole morta’; ‘loro con i loro soldi ci fanno il c…o che vogliono’.
Tutto questo solo perché la scrittrice ha osato criticare il matrimonio dei “Ferragnez”.
Ma il bello arriva ora, quando il direttore di Repubblica fa una scoperta, visitando il profilo della ragazza, sul quale tra l’altro compaiono le foto dello stesso Calabresi che le consegna un premio.
‘Ho scoperto che due mesi fa ho premiato questa ragazzina a Repubblica, perché ha vinto un concorso nazionale – spiega Calabresi – che Repubblica ha fatto per i migliori temi degli studenti, scrivendo un tema che mi aveva molto colpito su un incontro che aveva fatto con un ragazzo pachistano che l’aveva aiutata. E lei aveva fatto un tema sulle apparenze, sulla sostanza… che mi aveva molto colpito e noi l’avevamo premiata per la sua sensibilità’.
Qui parte una sonora risata da parte dalla platea del Festival della comunicazione, cogliendo l’ironia e il paradosso della situazione.
‘Si vede che lei, essendo molto sensibile, era anche molto sensibile del matrimonio tra Ferragni e Fedez…’, osserva sarcasticamente Calabresi.
‘L’altro giorno ero tentato di rintracciarla, chiamarla – aggiunge – e dirle: “Ascolta, sei impazzita? Poi mi fai fare anche brutta figura, t’ho dato un premio… Ritira tutto quello che hai scritto oppure dì che sei un’altra, che ti hanno rubato il telefono… Dì qualcosa…”. Poi ho pensato che se mi avesse risposto così come in quei messaggi…’
‘Tra l’altro c’è un’aggravante, che il premio che davamo a questi ragazzi era un iPhone 8 – prosegue -. Temo che con quell’iPhone 8 lei abbia scritto quei messaggi, per cui mi sono sentito doppiamente colpevole. Ho detto adesso “la chiamo, se poi risponde come ha risposto a lei (alla Lucarelli, ndr), impazzisco e ci resto tropo male. E allora niente, il prossimo anno – conclude scheranzando – guardiamo meglio oppure gli facciamo fare una carta che poi per un anno non possono fare post su facebook, su twitter, non possono insultare nessuno.’
Insomma la ragazza che voleva dare Selvaggia Lucarelli in pasto ai maiali, dopo averle sparato un colpo di fucile, era stata anche premiata per la sua sensibilità. I social, a volte, tirano fuori il lato oscuro di ognuno di noi.