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Mentre la maggior parte delle economie internazionali sta cercando di comprendere in che modo sia possibile cercare di ottenere proficuamente dell’energia elettrica dalle onde, in Svezia i passi in avanti sono stati compiuti in maniera talmente significativa che presto tale possibilità diverrà realtà.
Il merito è del sistema ideato dalla società Seabased AB, che ha predisposto i piani per la realizzazione del più grande impianto mondiale sull’idroelettrico: denominato Sotenas Wave Energy, verrà installato al largo della costa occidentale del Paese e verrà collegato alla rete elettrica nazionale attraverso un cavo subacqueo della lungezza di 10 km. L’estrazione dell’energia elettrica avverrà sfruttando la differenza di energia potenziale gravitazionale tra le varie “lunghezze” dell’onda, convertendo poi tale impulso energetica con un convertitore Point Absorber, che si attiva automaticamente sfruttando i movimenti di un oggetto in galleggiamento.
La società Seabase AB ha già presentato ai media il progetto, segnalando come una parte dei convertitori sarebbero già stati collegati al quadro. Non resta ora che completare il mosaico dei collegamenti e, dunque, inaugurare il parco MHK (Marine and Hydrokinetic), per la produzione di energia marina. Oltre che in Svezia, il progetto sta acquisendo rilievo e importanza a livello globale: contrariamente a quanto avviene nel comparto fotovoltaico e in quello eolico, infatti, il settore risulta essere ancora sostanzialmente inesplorato.
Per quanto infine concerne l’energia che è possibile potenzialmente ricavare, si parla di un potenziale da moto ondoso stimato in 29.500 TWh/anno.
Articolo pubblicato originariamente su Tagpress.