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Se n’è andato all’età di 55 anni, Guglielmo Minervini, Assessore con diverse deleghe sotto la Presidenza di Nichi Vendola.
Non ce l’ha fatta Guglielmo Minervini. La malattia che da qualche anno lo insidiava ha preso il sopravvento e la scorsa notte l’ha portato via.
Le sue condizioni si erano aggravate alla fine di luglio, ma non aveva smesso di lottare. L’ultimo post pubblicato su facebook l’ha lasciato alle 9.30 di domenica 31 luglio:
“E vabbè.
Ancora una volta la vita ti afferra in un’altra prova imprevista, dura ed esigente.
L’affrontiamo col piglio di sempre.
Fiducia nei medici, tenacia, resistenza, energia, i pilastri incrollabili di mia moglie e dei miei cari, gli affetti profondi e forti, tanta amicizia e la voglia di farcela senza mai perdere il senso anche dentro il mistero della malattia.
Ci risentiamo tra un po’.
Sicuro”.
Purtroppo non è andata così. Se n’è andato all’età di 55 anni, lasciando la moglie e due figli, che fino all’ultimo gli sono stati vicini.
Nonostante la sua malattia ha continuato il suo impegno politico fino all’ultimo. Nel 2015 concorse alle primarie del centrosinistra PD per la selezione del candidato alla Presidenza della Regione. Dopo le elezioni regionali ha ricoperto il ruolo di capogruppo al Consiglio regionale del movimento politico Noi a sinistra.
E’ stato Assessore regionale di spicco in entrambe le Giunte Vendola, dal 2005 al 2015, ottenendo le deleghe alla gestione delle risorse umane, alla trasparenza, alle politiche giovanili, allo sport, alla trasparenza e legalità, alla protezione civile e ai trasporti.
Il suo nome è associato soprattutto all’innovativo programma “Bollenti Spiriti”, che ha favorito la nascita di numerose associazioni innovative in tutta la Puglia, molte delle quali hanno permesso la creazione di nuovi posti di lavoro e la valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale.
Apprezzato, ma anche contestato, talvolta anche duramente. Tuttavia a Minervini viene riconosciuta la sua lealtà, la sua capacità di ascoltare il suo interlocutore, ma anche il suo impegno sempre vivace.
E’ stato anche pubblicista, ha collaborato con diversi quotidiani e periodici. La sua carriera politica ha radici lontane, sempre nell’area del centrosinistra (Ulivo, Margherita, Partito Democratico). Nel 1994 è diventato Sindaco di Molfetta.
Ha anche insegnato informatica ed è stato fondatore della casa editrice La Meridiana.
Articolo pubblicato originariamente su TagPress