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Il Consigliere: “Non si capisce dove Sindaco troverà le risorse. Scelga il futuro delle terme insieme ai suoi cittadini, eviti la battaglia politica da intestarsi a tutti i costi ”.
Il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Cristian Casili frena sulle intenzioni del Sindaco di Santa Cesarea Terme Pasquale Bleve, di rilevare la quota di maggioranza sulle Terme ad oggi in mano alla Regione (50,49% a fronte del 49,47% appannaggio del Comune). Secondo Casili si tratterebbe di una mastodontica quanto rischiosa operazione, che potrebbe – a suo parere – portare a conseguenze nefaste.
“Francamente – dichiara il Consigliere M5S – non si capisce dove il sindaco Bleve, che parla genericamente di “aiuto dei privati”, possa trovare le risorse. Stiamo parlando di 96.497 azioni, per un valore complessivo di 3.938.042,57 euro: siamo passati dal nulla di fatto rispetto ai continui appelli che ho rivolto alla Regione affinché procedesse alla indispensabile separazione di gestione e proprietà, ad un’operazione molto azzardata, che se si rivelasse un buco nell’acqua farebbe piombare in un mare di debiti, chissà per quanti anni, il Comune di Santa Cesarea decretando peraltro la fine delle terme stesse.”
Il consigliere pentastellato ricorda il passato travagliato delle terme, passate dal “rosso” del bilancio 2015 pari a 1.638.983 euro e dagli sperperi legati a consulenze, ai costi del vecchio Cda (110mila euro) dei “gettoni” a beneficio del presidente (22mila euro) e di ogni consigliere (20mila), alla prospettiva che la Regione trasformi la Società per azione delle Terme di Santa Cesarea in Fondazione per evitare la “liquidazione” delle quote in virtù della nuova legge nazionale che impone di dismettere le società partecipate che non abbiano stretta attinenza con le finalità istituzionali dell’ente di riferimento.
“In questa fase così delicata – prosegue il vicepresidente della V Commissione – chiedo massima trasparenza da parte del primo cittadino e della Giunta: in gioco c’è un patrimonio che appartiene agli abitanti del gioiello salentino e ai pugliesi tutti. Gestire bene le Terme non è facile – come si evince da studi condotti in prima persona e da analisi approfondite effettuate da professionisti contabili ai quali mi sono rivolto – ma se il timone gestionale è saldo, se ci si rivolge alle professionalità giuste e si razionalizzano e valorizzano i servizi, un rilancio è possibile (se si pensa che nel 2015 il costo dei servizi è aumentato di 554.441 euro, con buona parte delle uscite scaturita dall’emissione di fatture per servizi già affidati o erogati negli anni precedenti).”
“E allora il sindaco Bleve – conclude Casili – non ne faccia una battaglia politica da intestarsi a tutti i costi e, se tiene davvero alla sua comunità e allo splendido centro che amministra, scelga insieme con i suoi cittadini la migliore strada da percorrere per assicurare un futuro prospero alle Terme e al territorio.”
Articolo pubblicato in origine su TagPress